Marano. La notizia è di quelle destinate a fare scalpore: sarebbe trapelata durante l’incontro tra i dirigenti scolastici delle scuole di Marano e i tecnici del Comune per fare il punto sui lavori da realizzare nei vari plessi. Uno dei dirigenti scolastici presenti avrebbe segnalato ai rappresentanti dell’Ente una presunta anomalia nella sua scuola, dove i consumi telefonici, dell’energia elettrica del gas sarebbero a carico del Comune. Adesso, spetta ai tecnici il controllo.
La stessa cosa si verificò ai tempi del Commissario straordinario, Gabriella Tramonti, che diede fine alla pacchia per i diversi custodi di immobili comunali. Affrontò, infatti, la problematica dei consumi energetici dei locali comunali, per accertare se le utenze relative agli alloggi di servizio (scuole, tribunale, stadio) fossero a carico del Comune o dell’utilizzatore. Dalla verifica, risultò che molte utenze erano a carico dell’Ente, per cui si procedette alla rescissione dei contratti e/o al distacco, nonché all’iscrizione a ruolo Tarsu (all’epoca si chiamava così la tassa sui rifiuti) delle famiglie conduttrici di tali alloggi. Evidentemente qualcuno sfuggì al controllo e avrebbe continuato a fare il furbetto, facendo pagare al Comune fior di quattrini.
A titolo di cronaca, va ricordato che, diversi anni fa, fu il solo Alberto Amitrano (ex assessore ai tempi del sindaco Perrotta e più volte consigliere comunale) a denunciare tale questione, senza, però, essere ascoltato dai vari sindaci che si sono succeduti. Il “Maigret” delle tasse, così fu chiamato Amitrano, con una punta di dileggio, puntò l’indice sul costo esoso di alcune bollette Enel delle scuole, dove i custodi, a suo a dire, spesso illuminavano, a spese del Comune, le feste personali che avvenivano nelle case e nei giardini a loro assegnati.
Di Mimmo Rosiello