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Giugliano, arrestato “Peppone”: in tasca aveva una pistola e i pizzini del racket

Clan Mallardo a Giugliano, arrestato "Peppone": in tasca aveva una pistola e i pizzini del racket
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L’ombra del racket torna a incombere sul territorio di Giugliano. I Carabinieri della sezione operativa di Giugliano hanno arrestato in flagranza di reato Giuseppe D’Alterio, 34 anni, soprannominato “Peppone”, figura ben nota negli ambienti criminali locali.

Giugliano, arrestato “Peppone”: in tasca aveva una pistola e i pizzini del racket

 

L’arresto è avvenuto nella mattinata di ieri, domenica 13 aprile, quando D’Alterio è stato fermato dai militari mentre era in possesso di una pistola calibro 7,65, clandestina e pronta all’uso. Un’arma che, secondo gli investigatori, avrebbe potuto essere utilizzata per intimidazioni o azioni criminali nell’ambito delle attività estorsive della criminalità locale.

Ma il ritrovamento più inquietante riguarda alcuni “pizzini” rinvenuti nella disponibilità dell’arrestato. Su quei fogli, gli inquirenti hanno trovato nomi di attività commerciali, cifre in denaro e appunti che potrebbero ricondurre a una rete di estorsioni già in atto sul territorio giuglianese. Un possibile libro mastro del pizzo, insomma, che getta nuova luce sulle dinamiche criminali della zona.

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Il ruolo di “Peppone”

Secondo le prime ipotesi investigative, D’Alterio potrebbe avere un ruolo attivo nella riscossione del “pizzo” e nel controllo delle attività economiche della zona, esercitando pressioni su commercianti e imprenditori attraverso il racket. Attualmente, l’indagato è detenuto presso il carcere di Poggioreale. Difeso dagli avvocati Luigi Poziello e Alessandro Caserta, dovrà comparire a breve davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord per l’udienza di convalida dell’arresto. Le indagini proseguono serrate.

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