Clan Mallardo, sospeso il processo d’appello. Rinviati gli atti alla corte costituzionale

Ha preso il via oggi il processo d’appello al gotha del clan Mallardo. Imputati Francesco Napolitano, Giuliano Amicone, Michele Di Nardo, Raffaele Mallardo, Biagio Micillo, Marino Sessa condannati in primo grado dagli 8 ai 16 anni di reclusione. I capi di imputazione sono di associazione a delinquere.

LA DIFESA – Il procedimento è stato però sospeso. Gli avvocati Pellegrino, Trofino, Russo e Sepe hanno difatti sollevato una questione di costituzionalità di una norma che riguarda la recidiva, applicata a diversi imputati. Gli atti del processo al clan saranno dunque inviati alla corte costituzionale che dovrà valutare la costituzionalità o meno della norma che ha aggravato le condanne di alcuni degli affiliati.

IL RICORSO IN APPELLO – La procura distrettuale antimafia di Napoli aveva difatti proposto il ricorso in appello contro le sentenze di condanna in primo grado, ritenute non congrue. L’appello era stato inoltre richiesto anche per una serie di reati per cui gli imputati non sono stati condannati in primo grado.

IMPUTATI – Il procedimento che si ferma così agli step di partenza dovrà confermare o smentire le condanne di primo grado. In aula erano presenti tutti gli imputati, escluso Francesco Napolitano e Raffaele Mallardo che erano in videoconferenza.

 

LE CONDANNE IN PRIMO GRADO:

Napolitano Francesco 16 anni

Amicone Giuliano 8 anni

Di Nardo Michele 8 anni

Mallardo Raffaele anni 14

Micillo Biagio anni 10

Sessa Marino anni 9 mesi 2 giorni 20

Benvenuto Giovanni anni 8

Brancato Mariano anni 16 mesi 4

Brillante Luca anni 9 mesi 4

Iaccarino Luigi anni 9 mesi 6

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