E’ avvolta nel mistero la morte di Carmine Mario Paciolla, il 33enne di Napoli, volontario dell’Onu, trovato morto a San Vincente del Caguàn, in Colombia.
Secondo gli amici, il giovane si sentiva minacciato e aveva già comprato i biglietti aerei per tornare a casa.
Volontario napoletano trovato morto in casa
Secondo loro Mario non si sarebbe impiccato, sarebbe una messinscena per coprire un omicidio. Il giovane si trovava in Colombia come volontario nell’ambito della Missione di verifica delle Nazioni Unite. Nei giorni scorsi aveva accompagnato il governatore di Caquetà, Arnulfo Gasca, e il sindaco di San Vicente, Julian Perdomo, in spazi di dialogo con le comunità rurali, nel processo di accompagnamento per la pace tra il Governo e le ex Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Il ritrovamento
Il corpo è stato ritrovato nell’abitazione dove viveva il 33enne, nel dipartimento meridionale di Caquetà, alle 12.40 secondo il fuso orario della Colombia. Il segretario di governo del municipio di San Vicente, Jesus Marua Escobar Martunez, citato dall’emittente colombiana Rcn, ha riferito che il cadavere è stato trovato da alcuni compagni di Paciolla, che lo stavano aspettando per partire insieme e, non vedendolo arrivare, sono andati a casa sua.