Individuati dopo ventidue anni il mandante e i killer di Giovanni Battista Russo, assassinato a Marcianise nel 1997. Nella mattinata odierna, nei comuni di Milano, Cuneo, Parma e Roma, militari del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di Domenico Belforte (in foto), classe ’57, ritenuto elemento di spicco dell’associazione di tipo mafioso denominata “clan Mazzacane”, e di tre ulteriori soggetti appartenenti alla medesima consorteria criminale: Gennaro Buonanno, classe ’49, Pasquale Cirillo, classe ’71, e Luigi Trombetta, classe ’56, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di due omicidi.
Il provvedimento restrittivo costituisce il risultato di un’attività investigativa, condotta nell’anno 2017, a seguito delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di individuare gli autori dell’omicidio di Russo Giovanni Battista, classe ’45, assassinato in Marcianise nel 1997.
L’omicidio, di chiara natura camorristica, si inserisce a pieno titolo nella guerra che vide per ventuno anni contrapposti due clan, i Piccolo, noti come i “Quaqquaroni” ed i Belforte soprannominati i “Mazzacane”, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise. In particolare i destinatari del provvedimento cautelare svolto il seguente ruolo:
– BELFORTE Domenico, mandante dell’omicidio;
– BUONANNO Gennaro ha fornito le armi utilizzate per il delitto;
– CIRILLO Pasquale, esecutore materiale, unitamente a BUTTONE Bruno, ora c.d.g.;
– TROMBETTA Luigi, “specchiettista”.
Nel dettaglio, è stato possibile appurare tramite l’impianto investigativo acquisito che la scelta della vittima, appartenente al gruppo Piccolo, era stata dettata in virtù della partecipazione della stessa ad azioni omicidiarie compiute a danno di appartenenti al gruppo Belforte.