Come non perdere il reddito di cittadinanza a febbraio: requisiti e scadenze

Come già anticipato in un altro articolo, i percettori di reddito corrono il rischio di perdere il sussidio a partire dal prossimo 1° febbraio. Per scongiurare questo pericolo, è necessario presentare una Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) entro la fine di questo mese (31 gennaio). Chi non presenterà il documento aggiornato sulla propria situazione patrimoniale e reddituale perderà il beneficio del RdC.

Reddito di cittadinanza, obbligo di DSU entro il 31 gennaio

Con Il DSU Isee i percettori trasmettono all’INPS tutte le eventuali variazioni relative al proprio patrimonio o alla propria situazione lavorativa. Sulla base di queste informazioni, l’ente di Previdenza accerterà il possesso dei requisiti ai fini dell’assegnazione del sussidio di cittadinanza a partire dal primo febbraio 2022. Chi non ottempererà a quest’obbligo, perderà in automatico il diritto al reddito di cittadinanza.

Cosa fare

I percettori dovranno presentare all’INPS un nuovo DSU ISEE nei parametri richiesti e che documenti in maniera dettagliata la situazione patrimoniale e reddituale relativa ai due anni precedenti. Per farlo ci si può avvalere anche di un Caf o di un commercialista. Il documento da trasmettere all’ente di previdenza è tra l’altro funzionale anche ai fini del riconoscimento dell’Assegno Unico per i figli, la misura a sostegno delle famiglie in vigore dal 1° marzo 2022.

Come mantenere il Reddito di Cittadinanza

Per mantenere il RdC, è necessario rispettare i parametri fissati dalla legge. Ricordiamo, in sintesi, che la situazione patrimoniale non deve essere superiore a 6mila euro, da aumentare di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo. L’importo va calcolato aumentando il limite di mille euro per ogni figlio successivo al secondo. Infine, qualora nel nucleo siano presenti dei componenti con disabilità, il patrimonio piò essere innalzato di ulteriori 5mila euro.

Sotto il piano lavorativo, c’è l’obbligo di comunicare all’Inps qualsiasi cambiamento della propria situazione occupazionale. Se il percettore ha iniziato a lavorare, deve darne comunicazione entro il giorno precedente all’inizio dell’attività. In caso contrario rischia di perdere per sempre il diritto al sussidio.

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