Congiunti: chi sono? Qual è il significato di congiunti? Chi posso incontrare dal 4 maggio? In tanti si stanno chiedendo in queste ore chi sarà possibile incontrare dal 4 maggio in poi. Il nuovo decreto prevede infatti la possibilità di uscire di casa oltre che per lavoro e per motivi di salute e necessità, anche per incontrare i congiunti. Ma chi sono di preciso i congiunti? Il decreto 4 maggio dà la possibilità di fare visite ai parenti fino al sesto grado (per esempio i figli di due cugini), no ai fidanzati e agli amici.
Congiunti, chi sono? Significato congiunti?
“Congiunti”, chi sono, qual è il significato? Congiunti è la parola magica che sdoganerà le uscite di milioni di italiani dal 4 maggio: l’articolo 1 del Dpcm 26 aprile 2020 consente nella fase 2 del coronavirus “gli spostamenti per incontrare congiunti” facendo immediatamente sorgere il dubbio su quale sia il “perimetro” dei soggetti che rientrano in questo ambito e che, pertanto, si potranno legittimamente «incontrare».
Il termine “congiunti”, infatti, non fa parte del vocabolario giuridico. Il Codice civile conosce i “parenti” e gli “affini” mentre la legge 76/2016 ha introdotto la nozione di soggetti partecipi di una “unione civile” e la nozione di “conviventi di fatto”. Se si cerca congiunti sul dizionario il risultato sarà che i congiunti sono “Parenti, familiari”.
Ma fino a che grado di parentela si può estendere il termine? Sicuramente si potranno incontrare i genitori, i figli, le sorelle, i fratelli, dunque i familiari di primo grado. Ma possiamo estendere anche a nonni, nipoti, zii, cugini? L’interpretazione del governo sembrerebbe dire di sì ma nei prossimi giorni verrà emessa una circolare e verranno aggiornate le risposte alle domande frequenti sul sito del governo per dare certezze. Anche perchè è già polemica sulla disparità di diritti.
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C’è però una questione aperta relativa a fidanzati, compagni non legati da alcuna unione civile. Inizialmente il governo aveva vietato gli incontri tra i fidanzati o comunque tra le coppie che non avevano alcun legame civile. Poco fa, in una nota arrivata da Palazzo Chigi, il governo fa un passo indietro e consente di far visita a fidanzati e affetti stabili. Dal 4 maggio, dunque, si potrà andare a visitare non solo genitori, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile.
Gli spostamenti per gli incontri con i congiunti – questo il decreto lo specifica – sono comunque consentiti all’interno della propria regione. Per andare in un’altra regione bisognerà autocertificare motivi di lavoro, di salute e di necessità.
I coniugi, nonni, nipoti, suoceri
Sicuramente i coniugi rientrano tra i “congiunti”, in quanto essi lo sono “per definizione”. Quindi, se un coniuge risiede a Milano, ove lavora, può serenamente recarsi a Sondrio dove risiede l’altro coniuge. Sono parenti le persone che discendono da un medesimo stipite (articolo 74 del Codice civile). Nonno e nipote sono parenti perché entrambi discendono dal bisnonno, mentre due fratelli sono parenti perché entrambi discendono dal padre.
E’ ammesso anche la visita ai suoceri dunque che ad esempio la nuora vada a trovare la suocera e che il marito vada a prendere un thè dalla propria cognata.
I fidanzati e gli amici
Il concetto di “congiunti” non può essere esteso a qualsiasi relazione affettiva o amichevole. Quindi chi ha relazioni affettive “non giuridicamente strutturate” deve pazientare ancora un po’.
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