Mascherine vendute a otto euro prive di indicazioni sulla tracciabilità e sigarette di contrabbando pubblicizzate sui social. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri nella provincia di Napoli, rispettivamente a Melito e a Qualiano.
Qualiano, mascherine prive di tracciabilità
Aveva pubblicizzato sui social la vendita di sigarette di contrabbando, postando una foto che lo ritraeva in strada con mascherina e guanti.
A causa dell’emergenza in corso – ha annunciato sul suo profilo social – era stato costretto a lavorare con orario ridotto.
Seguite le indicazioni diffuse sul web, i militari hanno beccatto l’uomo – un 29enne del posto già noto alle forze dell’ordine – in Via Campana. Denunciato per contrabbando di TLE e per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità: 107 i pacchetti di “bionde” sequestrati.
Controlli anche a Melito
I carabinieri della tenenza di Melito hanno denunciato un 31enne incensurato del posto – titolare di una ferramenta – per immissione sul mercato di prodotti pericolosi.
Aveva messo in vendita mascherine sanitarie prive del marchio “CE” e prive di indicazioni sulla tracciabilità. 27 le mascherine sequestrate, vendute al prezzo unitario di 8 euro.
Pochi giorni fa i militari hanno denunciato un 33enne di Giugliano in Campania, titolare di un negozio di alimentari, per manovre speculative su merci.
Le mascherine erano in vendita a 3 euro l’una, nonostante il prezzo originario fosse di 20 centesimi. Il negoziante, inoltre, per ottenere maggiori guadagni – spiegano i Carabinieri – vendeva i pezzi singolarmente anziché in pacchi da 10, applicando un rincaro del 1.200%.
I militari avevano notato alcuni annunci sul web grazie ai quali il 33enne ne pubblicizzava la vendita. Raggiunto il negozio e guidati da un cartello che promuoveva l’offerta, i carabinieri hanno sequestrato 1000 mascherine, ammassate in uno scatolone tra prodotti alimentari.