Coronavirus, Coca Cola dona 1,3 milioni alla Croce Rossa

Dopo le numerose donazioni che sono arrivate in questi giorni a numerosi ospedali d’Italia per affrontare l’emergenza Coronavirus, anche Coca-Cola ha deciso di fare una donazione. Coca Cola ha donato 1,3 milioni di euro alla Croce rossa italiana.

L’azienda ha anche offerto i propri prodotti negli ospedali “per esprimere vicinanza a oltre 10.000 operatori sanitari che ogni giorno fronteggiano l’emergenza in Italia”.

Coca Cola, donazione alla Croce Rossa

Il contributo è stato dato attraverso il supporto di The Coca-Cola Foundation, il braccio filantropico di Coca-Cola nel mondo, che mette a disposizione un fondo dedicato alle emergenze, e di Coca-Cola in Italia. A livello regionale si sta poi concretizzando un ulteriore sostegno con la donazione di prodotto da parte dei dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola Hbc Italia di Nogara (Verona), Marcianise (Caserta), Rionero in Vulture (Potenza), Oricola (L’Aquila) e Lurisia (Cuneo) alle strutture sanitarie vicine alle fabbriche.

Le altre donazioni per il Coronavirus

Papa Francesco ha donato 100mila euro a Caritas Italiana. Silvio Berlusconi ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, tramite una donazione, la somma di 10 milioni di euro. Anche la famiglia Agnelli ha dato 10 milioni di euro a beneficio del Dipartimento Protezione Civile.

La fondazione Tim ha deciso di donare 500.000 euro e di lanciare una sottoscrizione volontaria tra i dipendenti TIM, impegnandosi a completare la raccolta fondi fino alla concorrenza di altri 500.000 euro, anticipando l’intera somma a quattro istituti. I beneficiari sono l’Ospedale San Raffaele di Milano, che ha sdoppiato in una sola settimana il suo Pronto Soccorso; il Consorzio per la Ricerca Sanitaria – CORIS della Regione Veneto, per un cofinanziamento a uno studio clinico coordinato dal Prof. Vincenzo Bronte dell’Università di Verona che coinvolge gli ospedali veneti; l’Ospedale Spallanzani di Roma, per l’ammodernamento in tempi rapidi dei laboratori di biosicurezza, quelli in cui è stato isolato per la prima volta il virus; l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “G. Pascale” di Napoli, per un laboratorio che lavori sul genoma del virus.

Le donazioni di stilisti, aziende e della Cei

E ancora l’azienda farmaceutica Bayer dona un milione di euro agli ospedali della Lombardia per acquistare macchinari salvavita. Il Gruppo Lavazza ha stanziato dieci milioni di euro a progetti di sostegno a sanità, scuola e fasce deboli della Regione Piemonte. L’Inter e i suoi proprietari cinesi Suning International hanno donato 300.000 maschere mediche e altri prodotti sanitari alla Protezione Civile italiana. Gli amministratori delegati e il presidente di Prada hanno donato due postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione a ciascuno degli ospedali milanesi Vittore Buzzi, Sacco e San Raffaele.

La Cei ha deciso lo stanziamento di mezzo milione di euro dai fondi otto per mille in favore delle attività di una rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia. La ‘Fondazione Fruttadoro’ di Orogel, colosso cesenate del settore dei surgelati, ha deciso di donare 800.000 euro per far fronte all’emergenza. Donatella Versace e la figlia hanno annunciato che doneranno 200.000 euro al dipartimento di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano.

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