Già si pensa alle nuove misure da introdurre nel prossimo DPCM. La situazione dei contagi precipita e il Governo Conte sa di dover affrontare una corsa contro il tempo. Due le possibili novità: l’introduzione del coprifuoco e la didattica a distanza.
Governo, via libera al coprifuoco e alla didattica a distanza
Secondo quanto rivela in anticipo Il Sole 24, ai piani alti di Palazzo Chigi si studia il nuovo provvedimento da adottare per frenare la seconda ondata. L’ipotesi più probabile è blindare del tutto la movida e la vita notturna con l’istituzione di un coprifuoco: significa serrata dei negozi alle 22 e obbligo – o raccomandazione – di restare a casa senza possibilità di uscire in strada se non per casi di necessità. Una misura drastica che infliggerebbe un duro colpo a ristoratori e pizzerie oltre che alle palestre.
L’altra ipotesi al vaglio del governo è l’estensione della didattica a distanza a tutte le scuole, soprattutto alle primarie e alle secondarie. Un’eventualità che però è già finita al centro di un vivace scontro in seno alla maggioranza, con i Cinque Stelle e la Ministra Lucia Azzolina contrari alla chiusura delle scuole. I disagi e le ripercussioni anche per le famiglie con i genitori impegnati a lavoro sarebbero notevoli.
Nel frattempo Giuseppe Conte lancia un nuovo appello agli italiani con i social: “Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese…”. L’obiettivo è scongiurare un altro lockdown nazionale adesso che l’economia ha iniziato a mostrare qualche segno di ripresa. L’idea quindi sarebbe quella di aspettare due o tre settimane per capire gli effetti delle nuove misure del dpcm, facendo scattare una serrata per fine ottobre, così da scongiurare lo stop durante le feste di Natale.