Coronavirus in Campania, studio dell’Ihme: “Il 21 aprile può uscire dall’epidemia”

La Campania potrà uscire dall’epidemia a fine aprile. A sostenerlo in uno studio è l’Ihme, l’istituto di Seattle specializzato nella misurazione delle condizioni di salute nel mondo, che fa capo alla facoltà di medicina dell’Università di Washington.

Campania, lo studio dell’Ihme

L’Istituto ha analizzato l’andamento della diffusione del virus e fatto previsioni per il futuro, sulla base dei dati raccolti, per oltre cento stati del mondo, con dettagli anche regionali.

Lo studio è riportato dal Mattino. In Italia, si legge sul quotidiano, l’ultimo contagio è prevedibile per il 21 maggio. Se le altre regioni potrebbero aver già raggiunto il picco o sono prossime a raggiungere una fase di plateau della curva epidemica, si dovrà attendere per la Puglia. E’, infatti, l’unica regione dove il picco dei decessi è ancora di là da venire e previsto per il 16 aprile.

La Campania, in questo quadro, è in una situazione particolarmente favorevole, segno che grazie alle misure restrittive generali messe in campo anche dalla Regione, è riuscita a contenere la diffusione del contagio, nonostante l’area della Città metropolitana di Napoli sia densamente popolata. In Campania, secondo Ihme, il picco di decessi c’è già stato e il 21 aprile saremo già a vittime zero. Prima di noi si libereranno Umbria, Toscana, Provincia di Trento, Abruzzo e Basilicata.

Previsione sui decessi

L’istituto statunitense fa anche la previsione del numero più probabile di decessi finali: la Campania potrebbe raggiungere 250 decessi.

La situazione attuale con il bilancio della Protezione civile delle 18 di ieri è a 216 decessi, quindi dovremmo contare purtroppo ancora 34 vittime.

Si tratta, tuttavia, di un numero lontano dai 1.116 del Veneto, 1.700 del Piemonte, 2.355 dell’Emilia Romagna (tutti territori meno popolosi della Campania) e ovviamente lontanissimo dai 10.451 previsti per la Lombardia, dove l’uscita dall’epidemia dovrebbe coincidere con il 30 di aprile.

La Puglia, invece, nel bollettino di ieri è a 209 vittime. Secondo i dati statistici dell’Ihme, la regione  si trova in una situazione difficile, con il numero di decessi che potrebbe quadruplicare e arrivare a 876. Scorrendo le tabelle (disponibili all’indirizzo www.healthdata.org/covid/updates) la Puglia, quando la prima ondata dell’epidemia sarà conclusa, sarà di gran lunga la prima regione del Sud al di sopra dei 738.

Massima prudenza sui dati

L’Ihme è considerato tra i migliori istituti al mondo nel suo campo. Tuttavia i modelli statistici vanno sempre utilizzati con una dose di prudenza.

In particolare la stima per l’Umbria – individuata come la prima regione d’Italia a potersi liberare dall’epidemia – è già stata smentita dai dati reali di ieri. Il dato finale dei morti in Umbria è infatti indicato a quota 44 (con una forchetta 43-46) mentre con il bilancio di ieri già siamo a 49. «Con l’Umbria si è peccato d’ottimismo», ammette il referente italiano della ricerca, Lorenzo Monasta, epidemiologo dell’Ircss di Trieste.

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