Coronavirus. Italia chiusa fino a Pasqua, poi possibile riapertura a tappe

Potrebbe essere varato venerdì il prossimo Dpcm e in quei giorni si conoscerà anche il piano a tappe per le riaperture dopo il 13 aprile.

Piano a tappe per le riaperture

Spiega oggi Il Messaggero che sarà in quei giorni che il governo deciderà – d’intesa con le Regioni e le parti sociali grazie alla nuova cabina di regia – se e come prolungare le misure di contenimento.

“Ogni decisione sarà presa sempre in base all’andamento dell’epidemia e in ragione delle analisi e dei pareri degli scienziati”, spiegano a palazzo Chigi, “ma il “come” e il “quando” sarà stabilito dal governo”.

Insomma, la decisione dipenderà in base ai pareri del Comitato Tecnico-Scientifico.  Nella maggioranza, racconta il quotidiano, vogliono mettere nero su bianco un “Piano per la riapertura graduale”del Paese.

Per non farsi trovare impreparati e per evitare che i passi verso un graduale allentamento della stretta inneschino la confusione che ha accompagnato da febbraio in poi l’adozione delle misure di contenimento e nuovi contrasti con le Regioni.

“Questa volta, grazie alla cabina di regia tra governo e Regioni, nessuno andrà in ordine sparso”, spiegano a palazzo Chigi, “e ciò non dovrà avvenire neppure per i test sierologici, che dovranno essere uguali in tutto il Paese per evitare valutazioni distorte a causa della disomogeneità delle rilevazioni”.

Questo perché dopo il picco e il plateau annunciati l’epidemia non sembra rallentare alla velocità che ci si aspettava. O meglio, mentre in alcune regioni i numeri fanno ben sperare, in altre no. Per questo si va nella direzione di una riapertura a tappe per territorio.

Con ogni probabilità l’allentamento progressivo delle misure di contenimento avverrà in modo scaglionato Regione per Regione. Soprattutto, il governo – anche sotto la spinta di Confindustria, dei ministri Roberto Gualtieri (Economia), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) del Pd e di Renzi – sta valutando un approccio diverso per le imprese. Così già dopo Pasqua, probabilmente, verrà concessa una lenta e graduale ripresa delle attività legate ai cantieri edili e alle filiere dell’agroalimentare, farmaceutica e sanità.

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