Coronavirus Italia, il ministro della Salute: “Ancora 3 regole da rispettare”

“Non possiamo abbassare la guardia”. Il ministro della Salute Roberto Speranza parla in Senato del nuovo Dpcm che estende al 31 luglio le misure anti-Covid e ribadisce che la battaglia contro il virus non si è ancora conclusa.

In Italia, prosegue, “siamo sulla strada giusta, conosciamo sempre di più il virus. Ma non facciamoci illusioni: non esiste il rischio zero senza il vaccino”. Anche perché “noi in Italia non siamo ancora in un porto sicuro. Il virus, anche se con forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare. Siamo oggettivamente esposti al rischio di importare il Covid da Italiani che rientrano dall’estero o da cittadini stranieri che vengono in Italia. Sono rischi che possiamo controllare ma non azzerare”.

“Per convivere con il virus, sino al vaccino”, ha spiegato il ministro della Salute, “non dobbiamo arretrare di un millimetro sulle misure di prevenzione”.

Prorogate le misure di sicurezza

E, su questa linea, il Governo proroga fino al 31 luglio le misure di sicurezza attualmente vigenti, ovvero “l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, il divieto di assembramenti, le sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena, il divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra Eu e i controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine”.

 3 regole da rispettare

Difronte all’attuale andamento dell’epidemia di Coronavirus, infatti, “si devono ancora rispettare tre regole chiare – ha aggiunto Speranza -, questo dobbiamo continuare a chiedere ai cittadini: l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento fisico di almeno un metro e l’utilizzo delle misure igieniche“.  Poi ha aggiunto: “Non dobbiamo mettere in contraddizione la situazione sanitaria con quella economica e sociale, anzi sono collegate, con una situazione sanitaria buona può ripartire l’economia. Sono due pezzi di una strategia che dobbiamo tenere insieme”.

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