Coronavirus, l’allarme di Ricciardi sulle riaperture: “In Lombardia sarebbe meglio attendere”

E’ in disaccordo col Governo Walter Ricciardi. Il consigliere del Ministro della Salute ha espresso molte riserve sulla riapertura di tutti le regioni il 3 giugno. Per lui sarebbe meglio attendere prima di aprire i confini della Lombardia, che ad oggi è ancora la Regione più colpita dall’epidemia.

Ricciardi sulla Lombardia: “Un po’ di attendismo non guasterebbe”

In realtà la riapertura di ttute le regioni è stata oggetto di un acceso dibattito in settimana. Una parte dell’Esecutivo aveva proposto di posticipare il provvedimento di un’altra settimana per monitorare l’andamento dell’epidemia al Nord. Alla fine, però, ha prevalso la linea morbida, con lo “sblocco” di tutti i confini a partire dal 3 giugno, anche se in Lombardia si naviga ancora in alto mare. “Il trend generale è sicuramente positivo – ha commentato Walter Ricciardi in un’intervista a La Stampa – i numeri della Lombardia inducono però ancora alla prudenza”.

I timori che la principale regione-focolaio italiana diventi di nuovo un centro di “esportazione” del contagio in altre parti d’Italia sono forti. Il consigliere del ministro Roberto Speranza è del parere che sarebbe stato meglio aspettare un altro po’ prima di aprire i confini lombardi: “Un po’ di attendismo non guasterebbe. Ma le mie sono considerazioni scientifiche, poi spetta alla politica decidere in base ad altre considerazioni sociali ed economiche”.

Polemica anche sulle presunte manipolazioni dei dati dei contagi in Lombardia secondo l’accusa formulata dalla fondazione Gimbe. Tuttavia Ricciardi ha sottolineato di non credere ai presunti ‘magheggi’ dei dati: “Assolutamente no, da sempre c’è una certa eterogeneità nei sistemi regionali di rilevamento dei dati. Magari in alcune aree vanno resi più efficienti di quanto oggi non siano”.

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