Sono otto in Campania i medici morti per il Coronavirus. Otto vite che si aggiungono agli altri 80 nomi di dottori deceduti dopo aver contratto il virus nel nostro Paese.
In Campania sono 8 i medici morti
L’ultimo in ordine cronologico si chiama Antonio De Pisapia. È l’ottavo medico morto nella nostra regione. Non ce l’ha fatta a superare la crisi respiratoria, affrontata all’ospedale Ruggi di Salerno.
Come si legge sul Mattino, Antonio De Pisapia, 64 anni, era un medico di base molto conosciuto nella sua Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, dove aveva molti pazienti. Dieci giorni fa aveva scoperto di essere positivo, dopo aver visitato il primo paziente contagiato a Cava che sarebbe morto di lì a qualche giorno.
Prima di Antonio De Pisapia, era morto a Castellammare Giovanni Tommassino, 61 anni, un medico molto conosciuto e amato per essere stato anche assessore nel 2002 delle giunte di sinistra presiedute da Ersilia Salvato.
Nei giorni precedenti al contagio, aveva continuato a visitare i suoi pazienti, invitando la gente a stare a casa anche se lui non poteva “perché sono un medico”. “Sempre in prima linea ad ascoltare tutti e ad affrontare i problemi, non si è risparmiato” lo ha ricordato Ersilia Salvato.
Anche Gaetano, detto Nino, Autore era un medico di base. Viveva a Pozzuoli con la famiglia, ma i suoi due studi erano nel quartiere Vomero di Napoli. Aveva ridotto l’orario delle visite, ma proseguiva la sua attività. È morto all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, pochi giorni dopo aver scoperto di essere positivo. Aveva 69 anni e sarebbe andato in pensione tra non molto.
Ma in Campania tra i deceduti ci sono anche specialisti, conosciuti oltre i confini italiani. Come Maurizio Galderisi, cardiologo e docente di Medicina alla Federico II. Vice presidente della Eacvi (Eueopean Association of Cardiovascular Imaging) era uno specialista apprezzato nell’esame ecografico del sistema cardiocircolatorio. Nell’ultimo mese e mezzo prima di ammalarsi, aveva girato l’Europa. A marzo aveva festeggiato il traguardo delle 400 pubblicazioni.
Era molto apprezzato anche Massimo Borghese, otorino in servizio all’Emicenter di Casavatore in provincia di Napoli morto a 63 anni. E prima di lui anche il medico legale Antonio Buonomo che invece di anni ne aveva 65. Non solo medici, in questo triste elenco. Al Rummo di Benevento è morto Salvatore Calabrese di Solopaca, caposala 57enne del centro operativo del 118. E poi Enzo Lucarelli, il più giovane con i suoi 44 anni, autista soccorritore della Croce Italia di Quarto. Per il suo lavoro, prendeva 35 euro al giorno.
I morti in camice bianco sono davvero tanti in Italia. E l’Ordine nazionale dei medici ha deciso di elencare i nomi, la data di morte e la specializzazione di ciascun medico morto a causa del virus. Ad oggi sono 88 i medici deceduti. Numeri alti, se si aggiungono anche 25 infermieri deceduti e ben 5500 contagiati.