Coronavirus, primo focolaio europeo viene dalla Germania: sintomi già da gennaio

Il coronavirus potrebbe essere arrivato in Europa non a partire dall’Italia, ma dalla Germania. Il primo caso sarebbe infatti quello di un uomo di Monaco di 33 anni, secondo quanto si è appreso da una lettera dei medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine.

L’uomo avrebbe manifestato i sintomi oltre un mese fa, il 24 gennaio. Dunque circa un mese prima rispetto al “paziente 1” di Codogno, in provincia di Lodi, ricoverato intorno al 21 febbraio.

La lettera dei medici tedeschi

Secondo la lettera dei medici, il 33enne avrebbe partecipato ad un incontro di lavoro con una collega proveniente da Shanghai, rimasta in Germania dal 19 al 22 gennaio.

La donna era asintomatica. Dopo essere tornata in Cina però aveva iniziato a stare male e, non a caso, i medici l’avevano trovata positiva al coronavirus.

Dopo i primi sintomi avvertiti il 24, il collega 33enne sarebbe poi tornato a lavoro il 27.  Nello stesso giorno è arrivata la notizia della positività della collega cinese. Immediatamente sono iniziati i controlli sui dipendenti, tra cui il giovane, trovato positivo al Covid-19 insieme ad altre tre persone.

A quel punto però il contagio sarebbe avvenuto da una persona che non aveva più sintomi: ed è questo su cui si sono concentrati i medici.

Focolaio di Monaco collegato con l’epidemia in Europa

Nonostante la decisione di chiudere l’azienda dopo la comparsa dei primi casi, i ricercatori ritengono che il focolaio di Monaco possa essere collegato a una buona parte dell’epidemia in Europa, compresa l’Italia.

Sul New England Journal of Medicine, i medici si soffermano su come il contagio sia avvenuto durante il periodo di incubazione, “quando i sintomi erano lievi e non specifici”.

Inoltre, un altro aspetto da non sottovalutare per i ricercatori è come il virus sia stato trovato “in quantità rilevanti nell’uomo anche nel periodo di convalescenza pone la questione della trasmissibilità del virus anche dopo la fine dei sintomi”.

 

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