Quello che si sa al momento è che dopo queste 48 ore di zona gialla, il weekend sarà arancione in tutta Italia. Ma cosa accadrà da lunedì? Cosa si potrà fare e cosa no?
Quello che è stato annunciato già è che restano ancora le classificazioni per colori per le Regioni. I riflettori sono puntati come sempre sugli indici Rt e sui dati del monitoraggio settimanale dell’Iss che, combinati all’inasprimento dei paramentri per la definizione delle zone, metterebbero a rischio arancione ben nove regioni.
Colore delle regioni da lunedì
Come riporta il Corriere della Sera, le regioni che rischiano di essere ancora classificate come arancioni e che dunque dovranno rispettare le regole per questo tipo di classificazione sono Veneto, Liguria e Calabria “con Rt maggiore di 1 anche nel valore inferiore”, Basilicata, Lombardia e Puglia che “lo superano anche nel valore medio” ed Emilia Romagna e Marche che “lo sfiorano”. A rischio anche il Lazio.
Potrebbero invece essere in zona gialla Toscana, Friuli Venezia Giulia, Molise e Campania. Per loro dunque significherebbe bar, ristoranti aperti fino alle 18 con possibilità di servire ai tavoli a pranzo e continuare con l’asporto la sera.
Per le regioni in arancione questo non sarà possibile e le attività sopraelencate continuerebbero a lavorare solo con l’asporto.
Nuovo dpcm
Intanto il governo è a lavoro per il nuovo Dpcm che dovrà essere varato entro il 15, quando scade quello vecchio. Da quanto trapela non ci saranno allentamenti delle restrizioni ma prevarrà la linea dura.
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Le raccomandazioni degli scienziati allegate all’ultimo report dell’Iss dicono: “Si rammenta la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e rimanga a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.
Molto probabilmente sarà ancora confermato il divieto di spostamento tra le regioni almeno fino al 31 gennaio. Scontato il rinnovo del coprifuoco alle 22, così come la chiusura di palestre, cinema e teatri.