Cosa hanno deciso Russia e Ucraina: negoziati ancora in corso

Spiragli di pace dal negoziato condotto in Bielorussia tra delegazioni russa e ucraina. Dalle primissime informazioni trapelate dall’incontro in corso tra le rappresentanze dei due Paesi in guerra, si apprende della volontà di Mosca a concedere una tregua o almeno un “cessate il fuoco” oltre alla disponibilità ad avviare ulteriori negoziati. Sembra così riaprirsi un canale diplomatico dopo l’invasione dell’Ucraina partita cinque giorni fa.

Ripresi i colloqui

Ultimi aggiornamenti confermano che l’incontro però non è ancora concluso e che i negoziati sono in corso. E’ quanto hanno riferito Ria Novosti e la tv Rossiya24, smentendo quanto affermato poco prima da un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev. “C’è stata una fuga di notizie secondo cui i colloqui sarebbero conclusi. Ma noi, le persone che sono qui ora, non ne sappiamo nulla. Tutto sta ancora continuando”, ha spiegato il corrispondente dell’emittente tv dalla sede dei colloqui.

Le prime indiscrezioni: cosa hanno deciso Russia e Ucraina

Le prime indiscrezioni però, ripotate dai media russi, sembrano positive. Dai tavoli delle trattative emergerebbe la volontà di Mosca a concedere un “cessate il fuoco” per consentire l’attivazione dei corridoi umanitari e le operazioni di salvataggio dei civili. Sono infatti tantissimi i cittadini, anche italiani, attualmente bloccati nelle proprie abitazioni che non possono lasciare il Paese e mettersi in salvo con le famiglie. Non è chiaro quanto durerebbe questa tregua. Il Cremlino avrebbe anche confermato la propria disponibilità a proseguire i negoziati nei prossimi giorni per arrivare a un accordo. “Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, ha detto il negoziatore russo Medinsky, citato da Interfax.

L’Ucraina vuole entrare nell’Ue

Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha ribadito la volontà del suo Paese di aderire all’Unione Europa. L’ingresso nella Nato, invece, che avrebbe scatenato la reazione armata di Mosca, non è più tra gli argomenti in discussione. I vertici dell’Unione al momento hanno “congelato” la richiesta ucraina di entrare tra gli stati membri dell’UE, probabilmente condizionandola alla fine delle ostilità in corso tra Kiev e Mosca.

La Russia alza il tiro

Mentre è in corso il primo round dei negoziati dopo una pausa e si attende di conoscere l’esito ufficiale dell’incontro, Vladimir Putin alza il livello delle tensioni internazionali per allontanare la Nato a l’Occidente da ogni tentativo di interferenza. Nella giornata di ieri il Cremlino ha annunciato di aver attivato il sistema di allerta nucleare. E’ di oggi invece la notizia della chiusura degli spazi aerei su Mosca da e verso 36 paesi, tra cui anche l’Italia. Putin ha altresì definito l’Occidente “un impero di bugie”.

Tuttavia, nonostante le dichiarazioni ostili, è probabile che il premier russo abbia compreso di aver fallito il blitz con cui pensava di conquistare l’Ucraina in due giorni. A spingerlo verso la strada del negoziato diplomatico anche la crescita del dissenso interno. Sono sempre più, infatti, gli oligarchi e gli imprenditori che gli chiedono un passo indietro per salvare l’economia del Paese dal peso delle sanzioni.

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