Cos’è la mandragora, perché è tossica e quali sono i sintomi da avvelenamento

Tra Napoli e provincia, e non solo, si parla in queste ore della Mandragora o mandragola a seguito dei ricoveri all’ospedale di Pozzuoli di 8 persone dopo averla assunta. La pianta sarebbe stata venduta al posto di spinaci e altra verdura. Gli investigatori hanno accertato che gli “stock” di prodotti agroalimentari nei quali sarebbe finita la mandragola responsabile dell’intossicazione di dieci persone con sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (L’Aquila).

Ma cos’è la Mandragora? Perché sta intossicando diverse persone?

Cos’è la Mandragora

E’ un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Solanaceae comunemente note come Mandragola. La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale (Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole. Nell’antichità le venivano accreditate virtù afrodisiache; era utilizzata anche per curare la sterilità.

E’ una pianta piuttosto temuta, poiché altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili. Sono diversi, infatti, i casi di avvelenamento verificatisi in seguito all’ingestione di foglie di mandragora, erroneamente scambiate per foglie di altre specie vegetali commestibili, come spinaci, borragine, alcuni tipi di lattuga, ecc.

Perché la Mandragora è tossica

A seguito dei ricoveri all’ospedale La Schiana di Pozzuoli, si teme dunque per chi ha potuto inconsapevolmente acquistare quest’erba e mangiarla. La tossicità della mandragora è dovuta al suo contenuto di alcaloidi tropanici che – agendo a livello dei recettori muscarinici (o colinergici, che dir si voglia) – sono in grado di produrre effetti tossici a carico di diversi distretti e organi (sistema nervoso centrale, apparato gastrointestinale, sistema cardiovascolare, ecc.).

Più precisamente, questi alcaloidi tropanici esercitano un’azione in grado di bloccare i recettori dell’acetilcolina di tipo muscarinico, impedendo a questo neurotrasmettitore di svolgere le sue normali funzioni all’interno dell’organismo. È proprio a causa di questo blocco che si manifestano i sintomi tipici dell’avvelenamento da mandragora.

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Sintomi da avvelenamento da Mandragora

Chi assume questa pianta può avvertire alcuni tra questi sintomi:

  • Secchezza delle fauci;
  • Visione offuscata e midriasi;
  • Aumento della temperatura corporea;
  • Difficoltà di minzione;
  • Sonnolenza;
  • Costipazione;
  • Tachicardia;
  • Vertigini;
  • Mal di testa;
  • Delirio e allucinazioni;
  • Episodi maniacali;
  • Confusione mentale;
  • Difficoltà respiratorie.

Nei casi più gravi, l’ingestione di mandragora – quindi delle sostanze tossiche in essa contenute – può portare al coma e perfino alla morte.

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