E’ stata la ragazzina a raccontare alla madre che da circa due anni subiva violenze, abusi sessuali da parte del convivente della donna. A finire in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore è un pensionato 68enne di Cosenza.
È stata la Squadra Mobile della Questura cittadina ad eseguire l’ordinanza cautelare, emessa nella stessa data dal gip del Tribunale locale su richiesta della Procura, accompagnando l’uomo in carcere. L’arresto arriva a dopo la denuncia sporta dalla madre, alla quale la figlia 13enne aveva confidato di subire da tempo abusi e molestie.
Le indagini condotte dagli agenti della III Sezione-Reati contro la persona e in danno di minori della Mobile avrebbero portato ad accertare che il pensionato, per quasi due anni, avrebbe costretto la ragazzina, fin da quando questa aveva in pratica appena 11 anni, a subire con percosse e ripetute minacce degli atti sessuali di vario genere, generando nella giovane minore uno stato di assoluta soggiogazione.
Il 69enne, inoltre, dopo che la sua convivente sarebbe venuta a conoscenza delle violenze nei confronti della figlia, e quindi deciso di allontanarsi da lui, l’avrebbe più volte minacciata di morte per impedirle appunto di denunciarlo.
Nonostante tutto la mamma ha avuto il coraggio e la forza di rivolgersi alla polizia. L’uomo dopo le formalità è stato rinchiuso nel carcere di Cosenza.