Quarantena ridotta, un solo tampone negativo per uscire e l’isolamento domiciliare di 21 giorni per gli asintomatici ancora positivi. Sono alcune delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico per fronteggiare quella che appare essere la seconda ondata.
Quarantena ridotta e un solo tampone
Durante il Cts di oggi ci si è orientati verso una riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni e un solo tampone in uscita. “I contatti dei casi positivi devono stare in quarantena. Fino a ieri era una quarantena di 14 giorni” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a ‘Che tempo che fa’. “Il Cts, anche per alleggerire il carico che si sta sviluppando nella nostra società, è arrivato a decidere per una quarantena di 10 giorni come aveva fatto già la Germania da qualche settimana, sulla base di dati di evidenza scientifica secondo cui dal decimo giorno in poi il rischio che si corre è molto basso”. Per chi avesse avuto contatti stretti con soggetti positivi, la misura emersa nel Cts di oggi prevede, quindi, dieci giorni di isolamento fiduciario e un tampone antigenico rapido o molecolare.
Gli asintomatici che continuano non negativizzarsi, stabilisce il Cts in una misura approvata oggi, finiranno comunque il periodo di quarantena dopo 21 giorni. “Nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione” spiegano.