Una denuncia querela alla Procura della Repubblica del Tribunale e della Corte dei Conti contro la Regione per valutare “i profili di illiceità e, conseguentemente, individuare i responsabili e procedere nei loro confronti esercitando azione penale per tutti quei reati che saranno ritenuti ravvisabili, compreso quelli di epidemia colposa e contro la salute pubblica previsti dagli art. 438 e 452 del codice penale”. E’ stata presentata i segretari generali della Cisl Funzione Pubblica della Campania Lorenzo Medici e di Napoli Luigi D`Emilio “per fare piena luce sulla gestione della sanità durante i periodi di emergenza da covid-19”.
Querela della Cisl
Al centro dell`esposto, una serie di carenze sottolineate dal sindacato: “dalla mancata applicazione del protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità pubblica e privata e dei servizi socio sanitari e socio assistenziali alle “tanto proclamate e necessarie assunzioni del personale a cui non si è dato mai seguito creando un`assoluta carenza di addetti nonché turni allucinanti e difficoltà oggettive per tutti i lavoratori”, nonostante il decreto legge 34 del maggio scorso abbia previsto “la possibilità di rendere strutturale la risposta all’aumento significativo della domanda di assistenza in relazione alle successive fasi di gestione della situazione epidemiologica”.
“Le vicende del PO di Giugliano – sottolineano Medici e D`Emilio – con disservizi e protocolli completamente violati e del Covid Center dell`Ospedale del Mare con 54 posti letto non utilizzati, tra l`altro ampiamente documentate dai mass media, sono solo alcuni esempi di una situazione non più sostenibile. Si tratta di ritardi ed inefficienze che hanno evidenziato clamorosamente gli errori e gli abusi di questi anni di commissariamento della sanità campana priva di controllo e che, giorno dopo giorno, pesano sulla pelle dei cittadini campani ormai stanchi e vessati”.