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Covid, sit-in al carcere di Poggioreale. Le famiglie: “Vaccini e cure mediche ai detenuti”

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Sit-in davanti al carcere di Poggioreale. Stamattina decine di familiari dei detenuti si sono dati appuntamento dinanzi alla casa circondariale per inscenare una protesta silenziosa.

Covid, sit-in al carcere di Poggioreale. Le famiglie: “Vaccini e cure mediche ai detenuti”

I parenti chiedono maggiori tutele e più vaccini per i carcerati, dopo che negli ultimi giorni sono emersi molti casi di contagio nelle celle. A dare sostegno alle famiglie anche il garante comunale Pietro Ioia e a Rita Bernardini di “Nessuno tocchi Caino”, entrambi presenti alla manifestazione.

Ieri il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, ha comunicato che attualmente ci sono 143 contagiati a Poggioreale e uno ricoverato all’ospedale Cotugno. Complessivamente ci sono 363 detenuti e 241 agenti della Penitenziaria positivi nella Regione, di cui 3 ricoverati.

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“Ho chiesto ufficialmente un provvedimento serio da parte del governo: liberazione anticipata da 45 a 75 giorni, vaccini e cure mediche adeguate per i detenuti e gli operatori penitenziari, assunzioni per agenti, educatori”, fa sapere Ciambriello.

“Mancano in tutta Italia centinaia e centinaia di educatori, di agenti, di figure socio-sanitarie. Il sovraffollamento nelle carceri di Poggioreale, di Secondigliano (dove pure si contano 125 positivi e un ricoverato) è dovuto anche al fatto che nelle carceri campane abbiamo più di 300 detenuti che vengono da fuori regione – incalza il garante campano – Solo a Poggioreale sono una sessantina i detenuti arrivati dal Lazio da dicembre a gennaio. Ci sono scioperi della fame, del vitto, e intanto la politica è lontana dai problemi del carcere, ogni volta c’è qualcosa di più importante”, denuncia il garante della Regione Campania.

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