Laboratori psicologici, socio-educativi e di arte manuale, biblioteca e Punto Raccolta Libri, momenti di discussione e condivisione, eventi culturali, attività di strada: sono queste le proposte dell’associazione “Set Me Free” per la quarta edizione del progetto “Cultura Open Source”. L’obiettivo è sviluppare capacità creative e sociali per far fronte alla disgregazione della comunità e all’impotenza che caratterizzano l’attuale momento storico. Recupero e produzione di cultura e socializzazione possono essere, se non panacea, le soluzioni percorribili. Fanno inoltre da sfondo all’intero progetto l’ecosostenibilità ed il pensare ecologico. Dal primo ciclo di laboratori sboccerà la realizzazione di una parata e di una festa in piazza che si terrà nei giorni del Carnevale, intitolata quest’anno “Ciucci per che e per chi, ovverosia Scuola Mal-trattata”, un corteo irriverente e festoso che attraverserà le vie del centro di Giugliano con musica, maschere e colori, il tutto costruito nei laboratori in piazza e nelle scuole a partire da materiale di riciclo. Il titolo ha come riferimento la pessima situazione in cui versa la scuola pubblica al pari degli altri servizi pubblici in Italia, con l’aggravante che la scuola deve (o dovrebbe) formare il futuro del paese. Il problema dei rifiuti viene, nel paradosso del carnevale, trasformato nella ricchezza della monnezza, attraverso cui costruiamo socializzazione, cultura, momenti di musica, d’arte e di allegria. Attraverso la trasformazione di materiali di riciclo in oggetti d’arte, strumenti musicali e scenografie, nei laboratori in piazza si costruisce insieme la parata. Lo sviluppo del tema dell’identità culturale accompagnerà la preparazione della Giornata della Cultura.
Giochi psicologici di gruppo, riutilizzo e riciclo dei materiali, attività ludico-educative, lettura e scrittura creativa, arti espressive, compostaggio e orti sinergici, libri, socialità sono i temi che da gennaio a maggio 2015 contraddistinguono i settantadue incontri suddivisi in due cicli. . All’evento possono aderire tutte le realtà operanti sul territorio (scuole, enti ed associazioni operanti sul territorio e liberi cittadini) che condividono gli obiettivi e le finalità della progettazione. Il primo ciclo di laboratori, cominciato il 15 gennaio, si concluderà con la giornata di festa dedicata al Carnevale il 13 febbraio 2015 (in caso di pioggia l’evento verrà posticipato al 17 febbraio): una parata per le strade di Giugliano con partenza alle ore 11 da Piazza Gramsci, sfilata per il centro storico ed un momento di festa in piazza con musica ed intrattenimento a cui parteciperanno associazioni, scuole, artisti e cittadinanza. Tornati a piazza Gramsci ci sara’ un momento musicale con lapartecipazione dei Bidonvillarik e delle paranze della tammurriata giuglianese che suoneranno insieme ai bambini con gli strumenti creati nei laboratori. Chi vuole partecipare con propri strumenti(fischi, tamburi, trombette, coperchi di pentole,scetavajasse,putipu, triccheballacche,maracas,sonagli,tammorre ecc) puo’ farlo liberamente e gioiosamente.
Le associazioni che da subito hanno aderito al progetto sono Illimitarte con i Bidonvillarik, l’associazione tammurriata giuglianese con le sue paranze, Polisport Giugliano, Napoli Capitale, Ciis Ciis, Oltre le Mura e Soul Palco.
Il secondo ciclo di laboratori avrà come obiettivo la preparazione della Giornata dell’Arte e della Cultura a maggio 2015, in cui verrà messa in scena una rappresentazione teatrale e musicale con l’esposizione dei lavori di pittura prodotti dagli allievi durante i laboratori. Gli eventi saranno gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza.
I laboratori scolastici si tengono infrasettimanalmente presso il primo ed il settimo circolo didattico e la scuola media Cante, dove verrano inoltre organizzati, grazie all’ottica Parisi, punti di raccolta di occhiali usati che, tramite Luxottica, verrano riparati e messi a disposizione in Africa. I laboratori aperti al pubblico sono invece fruibili per otto domeniche, in Piazza Gramsci, dalle 10,00 alle 13,00. Beneficiari del progetto d’intervento psicologico-educativo “Cultura Open Source. Laboratori, Arte e Cultura in Libertà” sono bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 ed i 18 anni, con particolare riferimento a minori con condizioni di rischio evolutivo, area penale e socialmente svantaggiati, afferenti ad associazioni di categoria e non. Nello specifico nelle date previste in spazi urbani le attività sono aperte a tutte le età, nelle date previste in luoghi chiusi le attività sono dedicate e pensate per ragazzi dai 10 anni in su. Oltre ad essere un momento educativo e di arte per i bambini ed i ragazzi non mancano quindi anche le occasioni di confronto e scambio per tutti; ognuno ha la possibilità di apportare il proprio contributo di idee, di invenzione e creatività.
Il progetto mira a sviluppare una coscienza ed una cultura ecologica e di salvaguardia dell’ambiente che consenta di avviare un processo di crescita sociale collettiva ed ecosostenibile mediante un lavoro di integrazione culturale, di socializzazione e di recupero di spazi urbani. L’intervento sulla persona mira invece allo sviluppo ed al potenziamento di abilità e competenze psicologiche e sociali individuali come la percezione del sé e dell’altro, la percezione di auto-efficacia, il problem solving, la capacità di adattamento e resilienza dell’individuo e del gruppo, l’intelligenza emotiva e sociale, l’assunzione di responsabilità, il rispetto ed il riconoscimento reciproco ed il senso di appartenenza al gruppo ed alla comunità. L’obiettivo generale è creare degli spazi esperienziali dove persone di tutte le età possano sperimentare la cultura in tutte le sue forme, entrandoci in contatto in prima persona in un contesto gestito da professionisti (psicologi, operatori, artisti e tecnici di laboratorio) che le accompagneranno in un percorso di scoperta/riscoperta, recupero, restauro e produzione di cultura ed occasioni di socializzazione, al fine di diffondere ed incentivare un approccio alla vita individuale attivo e critico ed un atteggiamento proattivo nei confronti della cultura stessa e della vita all’interno della comunità.