Dal carcere di Poggioreale al lungomare di Via Caracciolo, il pomeriggio del Papa

“Nella vita non bisogna mai spaventarsi delle cadute, l’importante è sapersi rialzare”: queste le parole pronunciate dal Papa ai detenuti nel carcere di Poggioreale che ha raggiunto alle ore 13.00. Oltre ai messaggi di speranza, il Papa ha pranzato con circa 120 detenuti, che hanno preparato da mangiare,  all’interno della Cappella dov’è stata allestita una tavolata per l’occasione.

Dopo la sosta alla casa circondariale,  Francesco raggiunge l’Arcivescovado alle ore 14.30, dopodiché si reca presso il maestoso Duomo. Qui un momento toccante: la liquefazione del sangue di San Gennaro tra lo stupore e la gioia dei partenopei. Sempre nel Duomo, Bergoglio è stato salutato da sette ordini diversi di suore di clausura che per l’occasione hanno avuto la possibilità di incontrare il vescovo di Roma. Uscito da Duomo alle 15.45, il Santo Padre si è trasferito in auto ala Basilica del Gesù Nuovo dove ha incontrato gli ammalati.

Alle 17.00 una folla esultante ha accolto il Papa sul lungo mare di Via Caracciolo che ha percorso a bordo della Papa mobile. Con il mare alle spalle, il Pontefice, ha incontrato giovani e anziani. La giornata del Santo Padre termina presso la Stazione marittima, dove congeda le autorità he lo hanno accompagnato per poi atterrare con il suo elicottero all’eliporto del Vaticano.

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