Dopo la disastrosa stagione passata i Briganti Napoli compiono un vero e proprio miracolo assumendo Tony De Angelo Simmons come Head Coach. Forse il nome non dirà nulla ai più ma la sua storia parla chiaro 5 anni in NFL, la lega professionistica americana, con quasi 1000 yrds corse e 6 touchdown portati a casa.
Il meglio lo ha però dato al college ed al liceo: all’Università del Wisconsin è stato a lungo primatista per touchdown segnati, tant’è che fu soprannominato Touchdown Tony, al liceo vinse i titoli sui 100 metri, sui 200, in varie altre discipline dell’atletica ed ovviamente assoluta stella nel football tant’è che il Sun-Times di Chicago lo candidò ad atleta dell’anno dello Stato nel lontano 1993.
Una promessa mancata dell’NFL che comunque si è fatto valere.
I primi anni ai New England Patriots, che lasciò dopo l’anno da Rookie di Tom Brady, uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, furono molto positivi, poi il declino con i Cleveland Browns, gli Indianapolis Colts, dove ha giocato (e ricevuto palloni) dalle mani di Peyton Manning, anche lui nell’Olimpo di questo sport e New York Giants.
La passione per la palla ovale in Simmons però è più forte del dorato mondo a stelle e strisce ed allora ha deciso di dedicare la sua vita ad esportare la sua storia: ha giocato in Danimarca, poi ha deciso di diventare un giocatore-allenatore e lo ha fatto con ottimi risultati in India, in Brasile, in Finlandia.
Ora l’avventura ai Briganti. Avrà tanto da insegnare ai ragazzi perché una Wide Reciver che ha giocato in NFL con Brady e Manning ha il dovere morale di insegnare, più che di allenare. Deve discernere Football per far innamorare i ragazzi di questo magnifico sport. Un’occasione che non si può fallire, non capita tutti i giorni di avere un campione in casa.