Dall’est Europa a Napoli con 26 fusti di olio combustibile illegale: due arresti

Nel quadro della costante attività di prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi nel settore delle accise, che danneggia il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese oneste ed espone i consumatori a rischi per la non tracciabilità e qualità dei prodotti immessi in consumo, militari del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli hanno sequestrato 26 tonnellate di olio combustibile di contrabbando trasportati su un autoarticolato con targa dell’est europa.

In particolare, finanzieri del gruppo pronto impiego di napoli, durante un servizio di controllo economico del territorio, nei pressi della zona industriale di napoli est, insospettiti dallo stazionamento di un autoarticolato con targa bosniaca, hanno proceduto ai controlli di rito, rilevando che il mezzo trasportava 26 fusti da 1.000 litri cadauno, contenenti complessivamente 26 tonnellate di prodotto petrolifero, ed era condotto da due cittadini di nazionalita’ bosniaca.

Al termine delle operazioni, dopo aver accertato che la documentazione di trasporto, redatta in lingua straniera, era difforme da quella prevista per la circolazione degli oli minerali ad accisa assolta nel territorio dello stato, i militari hanno operato il sequestro dell’automezzo e delle 26 tonnellate di prodotto petrolifero, risultate introdotte nel territorio italiano in totale evasione d’imposta.

I due contrabbandieri bosniaci sono stati arrestati in flagranza di reato e l’indomani sono stati giudicati “per direttissima” dall’autorità giudiziaria competente, che li ha condannati a 16 mesi di reclusione e ha disposto la confisca del prodotto

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