Parole forti contro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio quelle di oggi del presidente della Campania De Luca nell’appuntamento settimanale del venerdì. “Alla lista degli sciacalli si è aggiunto un politico campano, Luigi Di Maio. Solo qualche settimana fa contestava alla Campania di aver realizzato le terapie intensive sprecando il denaro pubblico. Questo è un esponente di governo che avrebbe dovuto impegnarsi a mandare il personale che manca, voleva mantenere il commissariamento della Campania, avremmo fatto la fine della Calabria. Il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni d’istinto che vorrei controllare”.
De Luca contro Di Maio
Solo ieri il ministro in una diretta Facebook denunciava lo stato della sanità campana. Evidentemente quel video non è piaciuto al presidente. Ma non è solo Di Maio l’obiettivo degli attacchi. De Luca cita anche il ministro dello sport Spadafora. “Ho detto a esponenti del Pd che se bisogna stare al governo con questi personaggi sarebbe meglio mandare a casa questo governo perchè non è tollerabile nessun rapporto di collaborazione quando ci sono ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità settimane fa. Rinnovo il mio invito a Di Maio a fare un dibattito pubblico dove, come e quando vuole purché in diretta tv: spero non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti”.
Stesso invito poi lo rivolge a “qualche camorrologo di professione ormai milionario che continua a vestirsi come un carrettiere ma continua a dire cose di cui non capisce niente lo invito a fare un dibattito sui temi della sanità campana. Siamo chiamati a lavorare in una situazione infame. Fatti salvi 3-4 ministri questo non è un governo, non voglio dirvi cos’è. Sarebbe 100 volte meglio avere un governo di unità nazionale, di persone competenti che non produca il caos che è stato prodotto in Italia dall’opportunismo politico. La volgarità, lo sciacallaggio e la cafoneria sono incompatibili con rapporti di collaborazione con il governo”.
Infine dice sempre rivolgendosi al governo: “perchè non lo mandate a casa il consulente del ministero della salute che ha detto “in campania scene da guerra”.