De Luca attacca Conte e il reddito di cittadinanza: “Un aiuto ai parassiti”

Ne ha per tutti Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta del venerdì. A due giorni dalle elezioni, il governatore della Campania ha attaccato l’ex premier Giuseppe Conte e il suo cavallo di battaglia: il reddito di cittadinanza. “Una truffa mediatica e politica”.

De Luca attacca Conte e il reddito di cittadinanza

“Abbiamo avuto modo di apprezzare Giuseppe Conte e qui siamo di fronte a trasformismo e truffa politica e mediatica – tuona l’inquilino di Palazzo Santa Lucia -. I 5 stelle hanno governato con la Lega, il Pd, Forza Italia e Draghi. Sono stati per 4 anni al governo, tre con Conte presidente. Ora gira per l’Italia come un turista, capitato in Italia per caso. Fino a tre mesi fa Conte ha votato Draghi. Fanno demagogia. I loro cavalli di battaglia sono reddito di cittadinanza, superbonus. Questa del reddito è una grande truffa politico mediatica. Il partito democratico ha sbagliato a non chiarire le posizioni. Il reddito viene presentato da Conte come una misura essenziale di contrasto alla povertà”.

E proprio al reddito di cittadinanza De Luca non risparmia una dura stoccata: “Si era presentata come una misura per avviare al lavoro i giovani. Ma i due terzi poi non possono lavorare, primo punto da chiarire quindi: è una misura di contrasto alla povertà o di avviamento a lavoro? Io sono d’accordissimo a prendere misure per aiutare la povera gente ma regalare uno stipendio a chi non può lavorare è un’altra cosa. Si mescola così chi ha bisogno di aiuto con i parassiti, non c’è modo di controllare. Noi abbiamo messo insieme la povertà vera con parassitismo e clientela”.

Il fallimento dei controlli

Secondo De Luca in Campania “abbiamo migliaia di percettori”, ma il vero problema sono ” controlli” che  “si fanno solo dopo e la cosa si presta a imbrogli clamorosi e il recupero dei soldi non lo può fare più nessuno. Nel nostro paese nel 2021 sono state fatte 107 mila revoche del reddito solo con controlli a campione. In Campania dati INPS, sono 18 mila. Sono centinaia di milioni di euro buttati a mare e che vengono sottratti a chi è povero davvero. Non le misure per la povertà ma misure che tolgono soldi alla povertà. Oltre la revoca, c’è un’altra misura, la decadenza, che non prevede la restituzione dei soldi già percepiti. Per il 2021 sono state 346 mila, in Campania 66 mila”.

Da qui l’ennesima stilettata a Conte: “Difende un’operazione di clientela politica di massa che mette insieme i poveri veri che hanno bisogno di due mani, toglie le possibilità di controllo ai Comuni e brucia miliardi di euro che andrebbero ai poveri veri, ai disabili. Mi è capitato di ascoltare un esponente dei 5 stelle dire che grazie ai navigator hanno lavorato 300 mila persone. Andrebbe arrestato per delinquenza politica. I navigator hanno il rapporto di lavoro con l’Anpa, non c’è neanche una registrazione di uno che sia andato a lavorare grazie a loro. Siamo alle truffe mediatiche”.

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