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De Luca dopo stop a terzo mandato: “Sono rinato. Ora evitare di tornare nella palude”

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“Paradossalmente, sono rinato dopo la sentenza della Corte Costituzionale”: così il governatore Vincenzo De Luca, durante il consueto videomessaggio settimanale. Dopo lo stop al terzo mandato, il presidente rilancia però sulle opere da completare nei prossimi mesi.”Qualcuno pensa che siano stati risolti i problemi? Non hanno capito che cominciano adesso” ha sottolineato Vincenzo De Luca in diretta Fb.

 

A dover guidare la Regione “dovrà essere chi ha dimostrato di saper governare, e non chi è semplicemente il prodotto della politica politicante”. E poi: “La pronuncia della Consulta mi fa ritornare alla vita. Il problema è che la Campania e Napoli non ritornino nella palude. Dovremo lavorare per evitare questo rischio. Tutto qui, con grande serenità e sportività, perfino con grande senso di liberazione. E dirò al momento opportuno la mia opinione ai cittadini”. Per Vincenzo De Luca chi vuole il limite dei due mandati per i presidenti di Regione “mostra totale indifferenza ai territori. Sono tutti accomunati dalla volontà di non dare la parola ai cittadini, di decidere a Roma, fare il mercato delle candidature”.

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Il governatore parla della sentenza della Consulta che ribadisce il limite dei due mandati, e – in diretta social – ricorda come non esistano limiti di incarico per parlamentari, ministri, sottosegretari, “possono andare avanti nei secoli dei secoli”, e nessun limite nemmeno per “premier e presidente della Repubblica”. Per i due mandati dei governatori si è parlato di “evitare la concentrazione di potere: una totale idiozia – secondo De Luca – visti i tanti casi di presidenti di Regione che dopo il primo mandato sono mandati a casa. Sono i cittadini a decidere, come dovrebbe sempre avvenire in una democrazia”. De Luca ricorda poi “un problema politico e giuridico. Il presidente del Veneto ha fatto il terzo mandato, in Piemonte nel 2023 è stata approvata una legge che permette il terzo mandato, uguale a quella campana, e il Governo non l’ha impugnata, nessuno ha detto niente. La cosa vergognosa è che le forze di opposizione non hanno detto una parola sul fatto che la legge non è uguale per tutti. Quelli al governo sanno che perderebbero la Campania, ma è vergognoso il silenzio delle opposizioni”.
Insomma, “siamo al declino dello Stato di diritto nel nostro Paese”. De Luca conclude: “Stiamo calmi, qualcuno pensa che siano stati risolti i problemi? Non hanno capito che cominciano adesso. Bisogna ragionare sul futuro partendo dai programmi in corso, dall’attuale lavoro e non dalle nuvole, bisogna partire dalle cose che vanno completate”.

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