“Per consentire gli opportuni approfondimenti la seduta del consiglio regionale è rinviata”. Questo il messaggio inoltrato dal consigliere anziano Rosetta D’Amelio ai colleghi. La seduta tanto attesa per la nomina della giunta e del vice è dunque rinviata a data da destinarsi. In ogni caso non oltre il 12 luglio, cioè non oltre 20 giorni dalla proclamazione degli eletti. La sospensione stabilita dal governo per il neo presidente De Luca ha fatto cambiare le carte in tavola. Si attendevano i tanto attesi nomi di assessori e vice, che avrebbe sostituito il governatore nel periodo di sospensione, e invece è saltato tutto.
Al 4 punto all’ordine del giorno c’era l’esposizione del programma da parte del governatore, un programma che De Luca da sospeso non può illustrare. E lo stesso rischio avrebbe corso nella nomina di assessori e vicepresidente, il rischio che l’atto sarebbe poi risultato nullo.
I legali del presidente hanno presentato ricorso contro la sospensione sperando che venga discusso prima del 12 luglio così da rientrare nella norma, nominare assessori e vicepresidente che quasi sicuramente sarà Fulvio Bonavitacola.
Sul piede di guerra le opposizioni che questa mattina si sono riunite fuori il consiglio regionale contestando sia De Luca che la D’Amelio. L’obiettivo era quello di tenere una conferenza stampa ma non gli è stato permesso di entrare in aula. “La regione Campania è ufficialmente nel pantano. Complimenti a Matteo Renzi che ha condannato la più importante regione del Sud Italia ad un drammatico vuoto istituzionale” ha detto Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia. Il Movimento 5 stelle ha invece convocato un’iniziativa al consiglio regionale. “E’ l’ennesima prova di come un signorotto che vuole per forza mettere le mani sulla Regione, favorito dalla totale mancanza di responsabilità del presidente del Consiglio, cerca giorno dopo giorno di farsi beffa della legge e della speranza dei cittadini campani” ha detto Valeria Ciarambino di M5s.