“La rimozione delle ecoballe terminerà entro il 2023”. Sono le parole del presidente della Regione Vincenzo De Luca nel corso di un convegno ieri al Green med symposium alla stazione marittima di Napoli. L’incontro era incentrato proprio sul lavoro di rimozione delle ecoballe da parte della Regione Campania.
A intervenire anche l’amministratore delegato di Cisa, l’azienda che sta realizzando l’impianto di smaltimento delle balle a Ponte Riccio a Giugliano, che ha annunciato che l’impianto sarà operativo tra luglio e agosto e smaltirà 200mila tonnellate l’anno di rifiuto per un totale di 800mila in 4 anni. Di questi sarà recuperato il 25% di materiale plastico che sarà riutilizzato, il 10% finirà in discarica e il resto sarà avviato alla termovalorizzazione in impianti dedicati in Italia e all’estero.
De Luca e il piano di rimozione delle ecoballe
De Luca ha invece ricordato e ringraziato Matteo Renzi che all’epoca da presidente del consiglio stanziò mezzo miliardo di euro proprio per la rimozione totale delle ecoballe.
Il Presidente ha ammesso che ci sono stati dei ritardi nello smaltimento ma perchè “a un certo punto si è bloccato il flusso dei rifiuti. Non c’era più un impianto di termovalorizzazione disponibile. Da quel momento abbiamo dovuto faticare ma nonostante tutto il piano è andato avanti”.
“Un milione e più ecoballe sono state rimosse, è partito l’impianto di Caivano, ad agosto parte Giugliano, abbiamo solo un ritardo che riguarda gli impianti di compostaggio – ha detto De Luca – su cui c’è un ideologismo non più sopportabile. Parlano di inquinamento dovuto al trasporto dei camion, ma parliamo di 5 camion al giorno, 2 camion l’ora tra le 5 e le 7 del mattino”.