Degrado e abbandono al Lago Patria, il rilancio economico passa per l’oasi naturalistica

Una zona che potrebbe essere il volano per l’economia della città. Un vero e proprio parco naturalistico che potrebbe essere rilanciato.

Si tratta del Lago Patria, un’oasi dove si possono trovare uccelli rari che vengono a nidificare qui da altre parti del mondo, una fauna particolare e dei colori da lasciare senza fiato. E invece, si trova la Circumlago, la strada che costeggia lo specchio d’acqua, dissestata a causa di cedimenti dell’asfalto da oltre tre anni.

La cintura d’asfalto che circonda il Lago Patria era già finita da tempo sotto i riflettori. Lo stato di degrado in cui versa il manto stradale risale a diverso tempo fa quando le forti piogge provocarono violenti esondazioni che fecero sprofondare il guardrail e indebolirono il battistrada fino a provocarne il crollo in più punti.

Poi, qualche mese fa, la scoperta degli sversamenti illegali da parte delle condotte fognarie del Comune di Castelvolturno. A lanciare l’allarme furono i referenti della Lipu, appelli che poi hanno portato alla chiusura della condotta che scaricava liquami nell’idrovora e che poi finivano nello specchio d’acqua, causando schiuma e miasmi e mettendo a rischio la fauna del lago. Ad oggi, tuttavia, quello che rimane delle strutture ricettive è ben poco. Solo una è ancora aperta. Le altre hanno chiuso i battenti.

Da non dimenticare il centro remiero, dove il mese scorso si sono tenuti i campionati italiani di canottaggio. E così che il Lago Patria, che fino a qualche decennio fa era la meta preferita dai napoletani, ora è diventato un luogo d’abbandono. Ma tutti sperano che possa ritornare a splendere come prima, periodo in cui si trascorrevano ore in tranquillità e si vedevano volare nel cielo gli aquiloni.

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