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Denuncia social in provincia di Napoli: “Io e mio figlio autistico cacciati dalla messa”

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Un episodio che merita sicuramente di essere chiarito quello registrato a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. Una mamma sarebbe stata cacciata col suo bimbo autistico dalla Chiesa perché il piccolo dava fastidio ai fedeli. A riportare la notizia è il Fatto Vesuviano.

Vergogna nel Napoletano, mamma e bimbo autistico cacciati dalla messa

La mamma vittima dell’episodio ha ricevuto la solidarietà dell’associazione “Insieme oltre l’autismo”. La donna ha raccontato su Facebook il suo sfogo personale e l’umilazione subita nella chiesa locale del “Gesù Redentore”. il suo “sfogo”. Maria Rosaria Donnarumma – questo il suo nome – afferma di essere stata cacciata via, perché il suo bambino affetto da autismo “disturbava” i parrocchiani e i fedeli che attendevano di partecipare a una messa.

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Con il suo chiacchiericcio, il bimbo aveva turbato la recita del rosario in attesa che cominciasse la celebrazione. Sarebbe lo stesso parroco di Sant’Antonio Abate, Don Luigi Elefante, su sollecitazione dei presenti – spiega la signora Donnarumma – a chiederle di allontanarsi per trovare una soluzione affinché il bimbo non disturbasse più. “Ora io mi chiedo – scrive Maria Rosaria Donnarumma – ho pregato e lavorato giorno e notte affinché mio figlio parlasse ed ora cosa faccio? Lo imbavaglio per non disturbare”

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