Desiree stuprata e uccisa, catturato a Foggia il quarto uomo del branco

E’ stato arrestato a Foggia il quarto uomo ritenuto responsabile dello stupro e dell’uccisione di Desiree Mariottini. Si tratta di un gambiano di 30 anni di nome Youssuf. L’uomo è stato rintracciato alla periferia del capoluogo pugliese pronto a lasciare l’Italia con l’aiuto di alcuni connazionali.

Il trentenne è stato fermato a Borgo Mezzanone, alla periferia della città, in una tendopoli abusiva chiamata «Ghetto Ghana» che sorge nei pressi del centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) che dista 10-15 chilometri dal centro. È lo stesso campo dove a inizio ottobre due poliziotti sono stati picchiati da un gruppo di migranti durante un arresto. Lo stesso insediamento che è stato parzialmente distrutto da un incendio pochi mesi fa.

La sua posizione è al vaglio degli inquirenti per capire il ruolo che ha avuto nella vicenda. L’arresto è stato effettuato dalla Squadra Mobile di Foggia. Il procuratore di Foggia ha dichiarato: “Confermo che un cittadino straniero è stato fermato e che sarebbe coinvolto nell’omicidio di Desirée Mariottini. Abbiamo notizie ancora frammentarie e non sappiamo se procederemo con un fermo di polizia giudiziaria o se c’è già una ordinanza di arresto che arriverà da Roma”.

L’uomo si era rifugiato nell’area cosiddetta “ex pista” – chiamata così perché occupa una lingua di terra in passato inglobata nell’aeroporto militare – che ospita un agglomerato di lamiere precario e fatiscente che ha soppiantato il Cara e in cui molti stranieri trovano un luogo in cui vivere. “Sono stato da poco informato – aggiunge Vaccaro – e si sta vagliando la sua posizione nel tremendo assassinio”.

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