Nella sede del Partito Socialista di Napoli si è tenuta una conferenza stampa alla presenza di Marco Di Lello, capogruppo socialista alla Camera, Corrado Gabriele, consigliere regionale Psi, Antonello Scuderi e Antonio Simeone, segretari del Psi di Napoli e della Campania sul tema della sicurezza degli edifici pubblici e privati dopo i crolli che nelle ultime settimane hanno portato di nuovo al centro dell’attenzione il tema delle manutenzioni.
“E’ un caso che vi siano stati crolli e che in uno di questi sia morto un ragazzo di 14 anni? Noi crediamo di no e riteniamo che la tragedia sia figlia innanzitutto dell’incuria e del malgoverno” hanno dichiarato gli esponenti socialisti che, dopo aver atteso che calasse il silenzio sulla tragedia, hanno presentato al Presidente Caldoro l’idea progettuale Palazzi Sicuri, da intitolare alla memoria di Salvatore Giordano, il ragazzo di Marano ferito a morte da un cornicione della Galleria Umberto, all’incontro era presente anche l’arch. Sgariglia, uno dei docenti di Salvatore della Scuola D’Azeglio, che molto ha sollecitato l’iniziativa. “Dal punto di vista normativo c’è già una legge regionale, la n.26 del 2002 a firma dell’allora Assessore socialista Di Lello, che consente i lavori in danno per il rifacimento delle facciate degli immobili degradati che hanno più di 50 anni” ha dichiarato il consigliere Gabriele che ha poi aggiunto “per quanto riguarda le risorse proponiamo a Caldoro di utilizzare quota parte dei fondi destinati alle città, 170 progetti per 977 milioni, che dovranno essere spesi a pena di decadenza nei prossimi 18 mesi, dei quali i comuni hanno speso solo 157 milioni.
Con una semplice delibera regionale si possono autorizzare i comuni ad utilizzarne una parte per le manutenzioni più urgenti di edifici pubblici e, per quelli privati, ai sensi della legge citata, si può operare in danno. Inoltre immediatamente disponibili almeno 30 milioni dal Piano di Azione e Coesione, su cui residuano 300 milioni di fondi europei, con l’attivazione di un programma parallelo e con il consenso del Governo nazionale, e su questo ha già dato la piena disponibilità il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini che ho sentito nel giorni scorsi: ora è davvero il caso che Caldoro si scuota dal torpore e faccia proprio il nostro progetto” ha concluso Gabriele. Per il capogruppo alla Camera Di Lello “in Campania siamo tornati indietro di 10 anni sul terreno della programmazione. Negli anni 2002/2005 in Regione approvammo la legge 26/02 che istituiva tra l’altro il fondo di rotazione per gli interventi in danno e il Fascicolo del Fabbricato e stanziammo 60 milioni per il programma Sirena.
In questi anni invece la destra ha inteso strizzare l’occhio agli abusivi, ha proposto nuovi condoni, e ha azzerato programmi utilissimi come Sirena. Il contrario di quanto andava fatto, e sarebbe ora che ciascuno si assumesse le proprie responsabilità. Ci sono le risorse, i riferimenti normativi, il consenso del Governo: non c’è più nessun alibi per continuare a non fare nulla” ha concluso Di Lello.”La nostra è chiaramente una proposta costruttiva che, da convinti riformisti, offriamo alla giunta regionale. E’ questo il nostro modo di fare opposizione determinata e intransigente ma concreta e fattiva, in attesa, a breve, di tornare al governo della Campania” ha sottolineato il segretario regionale Antonello Scuderi a cui ha fatto eco Antonio Simeone segretario provinciale che ha chiesto al Sindaco di Napoli “di smettere di parlare e attivarsi per spendere bene e presto i 100 milioni e far partire i cantieri della riqualificazione del Centro storico”.