Domato il maxi incendio di Casacelle. Scoppiano le polemiche sull’impianto antincendio. Quattro vigili feriti

Fiamme altissime. Una colonna di fumo nero visibile dai Camaldoli e dallo stesso porto di Napoli. Quattro vigili feriti, uno in gravi condizioni colpito da una scheggia, sei automezzi impiegati per l’incendio nel deposito giudiziario “De Luca” di via Selva Piccola, località Campopannone a ridosso del quartiere di Casacelle. Diversi i boati e le esplosioni soprattutto di vetri e di pneumatici che hanno fatto pensare ad un’apocalisse.  Per fortuna le auto sono parcheggiate lì da diversi anni e nessuna aveva il pieno di carburante o di gas altrimenti sarebbe stata una strage.

 

Per tutto il pomeriggio però si è pensato che potesse accadere di tutto. A ridosso del deposito infatti ci sono decine di parchi e moltissime sterpaglie ed alberi che hanno fatto temere il peggio. Addirittura per qualche minuto gli addetti ai lavori hanno vagliato l’ipotesi dell’evacuazione  dell’intero quartiere ma per fortuna i vigili e le forze dell’ordine sono riusciti a mantenere la calma e ad arginare le fiamme.

 

Nonostante ciò i mezzi e gli uomini hanno  impiegato almeno  un paio di ore prima di spegnere e domare il fuoco. Non poche le difficoltà. Attimi di panico quando le autobotti si sono svuotate totalmente. Ed è stato proprio in quel momento che è stato lanciato l’allarme per far giungere sul posto un canadair. In pochi secondo però è stata trovata la soluzione. I pompieri si sono recati velocemente presso il parco commerciale Auchan per ricaricare le cisterne con l’acqua. Una intuizione perfetta che ha salvato l’intera situazione. Solo verso le 18 le fiamme sono state completamente domate. Ora però scoppiano le polemiche sull’impianto di sicurezza del deposito non dotato di un impianto di sicurezza e di un sistema antincendio.

 

Secondo il titolare dell’area Domenico De Luca le fiamme sarebbero dolose: “Non ho dubbi. Non si tratta del caldo, né di altro. Qualcuno ha voluto farmi un dispetto”.

 

Da anni oramai si susseguono le denunce dei residenti della zona che hanno segnalato della pericolosità del deposito. “Lo abbiamo detto decine di volte – ha commentato una donna – lo sapevamo benissimo che finiva così”.

 

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