Fino ad oggi l’omicidio di Carmine Paolino, avvenuto a Castellammare di Stabia nel 2005, era rimasto avvolto nel mistero. Dopo 18 anni è stato risolto un altro “cold case”: in manette sono finiti Antonio Occidente, già detenuto per altro, e di Luciano Verdoliva, due esponenti del clan D’Alessandro.
Dopo 18 anni risolto “cold case” nel Napoletano: arrestati i killer di Paolino
I due sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il reato con la finalità di agevolare il clan cui appartengono.
Al centro dell’indagine – coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli – ci sono le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia dalle quali sono emerse il presunto coinvolgimento dei due indagati, considerati gli esecutori materiali del delitto.
Occidente e Verdoliva avrebbero attirato con una scusa la vittima all’interno di un’autovettura per poi ucciderla con due colpi di pistola alla testa, abbandonandone il cadavere in strada.