Dpcm, riapertura palestre e piscine: il Cts è contrario, cosa succederà

Il governo sta lavorando in queste ore al nuovo dpcm, che dovrà sostituire quello attualmente in vigore fino al 5 marzo. Oggi al Senato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha confermato che verrà varato un nuovo Dpcm, che entrerà in vigore a partire dal 6 marzo e fino al 6 aprile e soprattutto ha evidenziato che non ci sono, sulla base dei dati epidemiologici di questi giorni, le condizioni per allentare le misure.

 Dpcm, riapertura palestre e piscine: il Cts è contrario

Per le riaperture, quindi, ci sarà da attendere. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, si sta battendo per far ripartire cinema, teatri e sale da concerto. A quanto pare oggi incontrerà il Cts per discutere dei protocolli di sicurezza presentati dalle associazioni, ma al momento l’eventuale riapertura sembra non poter arrivare non prima delle festività pasquali.

Per palestre e piscine, invece, il ministero dello Sport aveva chiesto un parere al Cts. Ma, anche qui, ci sarà ancora da attendere. Il Comitato tecnico scientifico ha consigliato di continuare a seguire una linea di “estrema prudenza”. Quindi no alle riaperture di palestre e piscine. Neanche per lezioni individuali e terapie di riabilitazione. No ai corsi pomeridiani per bambini. Solo più avanti si valuteranno gli indicatori, che potrebbero essere rivisti in un secondo momento e che potrebbero essere fondamentali per valutare la possibile riapertura degli impianti per le attività sportive.

 

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