Draghi a De Luca: “Non ha senso chiudere scuole se non chiudiamo il resto”

“Tutto quello che abbiamo deciso si fonda su un dialogo continuo anche con le regioni. Il governo ha la priorità che la scuola sia aperta e in presenza. La dad  provoca diseguaglianze tra nord e sud, diseguaglianze destinate a restare per tutta la vita lavorativa”, questo le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi nell’aprire l’attesa conferenza stampa di Palazzo Chigi per illustrare le nuove regole e misure anti-Covid.

A chi, come il governatore campano De Luca, accusa il governo di usare gli studenti come cavie, Draghi ha risposto che: “I danni delle didattica a distanza sono già evidenti. E sulla decisione di tenere le scuole aperte hanno pesato anche considerazioni di ordine pratico: “Non ha senso chiudere la scuola, se il pomeriggio i ragazzi vanno a fare sport e la sera in pizzeria. Non ha senso chiudere la scuola se non chiudiamo tutto il resto ma se chiudiamo tutto – ha detto il Premier – torniamo all’anno scorso e non c’è questo rischio perché ci sono i vaccini”.

Gli interventi dei ministri Bianchi e Speranza 

A sostegno del Presidente del Consiglio è intervenuto anche il ministro della pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi:  I comuni che hanno fatto ordinanza di chiusura il 3,7%.  Ad ecceziozione della Campania e della Sicilia, le scuole hanno riaperto in tutta Italia. Le assenze degli studenti sono ferme al 4,5% tra positivi e quarantene. Teniamo la situazione sotto controllo”.

Ciò è possibile ha affermato il ministro anche grazie alla responsabilità dei docenti e dell’alta fascia di popolazione studentesca che è stata già vaccinata: “I docenti    sospesi perché assenti senza motivazione – ha detto bianchi – sono solo lo 0,72%, questo vuol dire che più del 99% dei docenti ha deciso di vaccinarsi e dobbiamo continuare sempre di più con bambini e ragazzi”.

Sull’importanza della vaccinazione ha insistito anche il ministro della Salute. Roberto Speranza ha spiegato che: “Resta non vaccinato poco più del 10% degli over 12, eppure occupano il 50% dei posti letto in ospedale e i due terzi delle terapie intensive. Per questo dobbiamo ridurre la popolazione non vaccinata. Perché il Paese sia più libero, dobbiamo aumentare i vaccinati”. 

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