Pompei. Si chiamava Grazia Severino, la 24enne ritrovata senza vita all’interno di un garage, ubicato in via Carlo Alberto I Traversa, a Pompei. La giovane è spirata nel tardo pomeriggio di oggi all’ospedale San Leonardo di Castellammare.
Dramma a Pompei, 23enne abusata e accoltellata: aveva entrambe le caviglie fratturate
Grazia Severino avrebbe dovuto compiere 24 anni domani (era nata nel 1997). Sono stati i sanitari del 118, dopo aver ricevuto una segnalazione, a trovarla in una pozza di sangue all’interno di un box auto. Trasportata in gravissime condizioni al vicino nosocomio, i medici del San Leonardo hanno riscontrato tre ferite da arma da taglio all’addome e segni di violenza sessuale. Oltre alla frattura di entrambe le caviglie.
AGGIORNAMENTO >> Pompei, risolto il giallo di Grazia: si è lanciata dal quarto piano
Sul caso adesso indagano i Carabinieri di Castellammare e quelli di Pompei, che hanno subito avviato le indagini. I militari dell’Arma hanno isolato l’edificio in cui si è consumata la tragedia. Nessuno dei condomini può entrare e uscire. Nelle prossime ore potrebbero essere acquisite le immagini di videosorveglianza per ricostruire la dinamica dell’accaduto. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo.
Giallo sulla dinamica
Sul posto, a meno di 400 metri dal santuario della Madonna di Pompei, s’è radunata una folla sgomenta, incredula per quanto accaduto. Il corpo della giovane è stato raccolto dall’ambulanza del 118 nel cortile del condominio, nei pressi di un box auto. Al momento la dinamica di quanto accaduto è ancora da ricostruire. Grazia Severino avrebbe ricevuto tre coltellate. Il corpo reca anche segni di violenza sessuale.
E’ da capire se la giovane sia stata uccisa o meno. La borsetta della ragazza è stata però rinvenuta al quarto piano. Una delle ipotesi battute dagli inquirenti è che la ragazza, in preda alla disperazione, si sia lanciata nel vuoto.
Ipotesi suicidio
Un’altra eventualità che ha preso quota in serata è quella del suicidio. Grazia si sarebbe lanciata spontaneamente dal quarto piano dell’edificio, forse dopo essersi inflitta da sola delle coltellate. Ma a complicare il quadro restano i segni riscontrati dai sanitari dell’ospedale stabiese compatibili con una violenza sessuale. Nelle prossime ore gli investigatori faranno maggiore chiarezza sulla dinamica del decesso anche con l’aiuto dell’esame autoptico.