Precipita una delle cabine della Funivia del Faito dopo la rottura dei cavi avvenuta nel primo pomeriggio. Mentre infatti i 16 passeggeri bloccati nella cabina a valle sono stati tutti tratti in salvo, almeno tre passeggeri della navetta a monte, posizionata a decine di metri d’altezza, sono morti. Una persona risulta dispersa e un’altra ancora è ferita, ricoverata all’ospedale di Castellammare in condizioni critiche.
Disastro funivia del Faito, precipita la cabina a monte: 3 morti e un disperso
Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di accertamento da parte della polizia, la rottura di un cavo avrebbe provocato il blocco immediato dell’impianto. Mentre i passeggeri della cabina a valle sono stati tempestivamente tratti in salvo dai vigili del fuoco, la cabina a monte è precipitata e si è schiantata contro il primo pilone. Le operazioni di salvataggio, coordinate da squadre di emergenza accorse rapidamente sul luogo, sono state rese particolarmente complesse dalla fitta nebbia che avvolge la zona del Faito. Tre turisti che occupavano la navetta sarebbero morti sul colpo, una persona invece risulta dispersa e un’altra ha riportato delle ferite ma è uscita miracolosamente viva dal disastro.

La comunicazione dell’EAV
In una prima nota ufficiale, l’EAV (Ente Autonomo Volturno) ha comunicato: «A causa di un guasto sulla funivia del Faito e della caduta di un cavo dalla funivia sulla linea aerea della ferrovia vesuviana, la circolazione ferroviaria è momentaneamente sospesa. La funivia è ferma, il sistema di sicurezza ha bloccato le cabine, e sono in atto le operazioni per far scendere in sicurezza i 16 passeggeri che non hanno riportato ferite». Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità. Al momento, la priorità resta quella di completare le operazioni di salvataggio e accertare il numero esatto delle persone coinvolte. Il triste aggiornamento arriva anche da Umberto De Gregorio, presidente EAV: “La cabina a monte è caduta. Si temono vittime”. Sul disastro è stata aperta un’indagine dalla Procura di Torre Annunziata, che ha posto l’impianto sotto sequestro.