Dramma per madre e figlia: violentate da gruppo di uomini in una fabbrica. Caccia alla gang

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Madre e figlia violentate da un gruppo di uomini in una fabbrica. E’ una storia terribile avvenuta venerdì sera una donna e sua figlia sono state violentate in una fabbrica abbandonata che sorge nei pressi dell’autostrada di Narsigndi, in Bangladesh.

Le due vittime sabato hanno sporto denuncia e gli agenti hanno tratto in arresto poche ore più tardi due membri della gang di aggressori che conta in totale sei persone.

Stando a quanto accertato le due donne erano in viaggio a bordo di un autobus quando il mezzo ha accusato un improvviso guasto meccanico. Tutti i passeggeri sono stati costretti a scendere e le due hanno accettato un passaggio da parte di un gruppo di uomini, tutti sconosciuti, che si sono offerti di aiutarle.

Le due donne mai avrebbero potuto immaginare cosa sarebbe potuto accadere: un autentico incubo. Il conducente del van ha infatti fatto una deviazione improvvisa dalla strada principale e si è diretto verso una fabbrica abbandonata. Qui le due vittime sono state divise e costrette ad entrare in stanze separate, dove sono state violentate dal gruppo di sei uomini poi abbandonate.

I primi due responsabili arrestati hanno poi confessato nomi e cognomi dei quattro complici che sono ora ricercati. Nei confronti dei sei l’accusa è di stupro, rischiano di trascorrere anni in carcere.

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