Carichi di droga dalla Colombia e dall’Olanda per rifornire le piazze di spaccio di Napoli, della Toscana e del Lazio. A seguito di una capillare operazione effettuata dagli agenti al rione Pazzigno nel quartiere San Giovanni a Teduccio sono finiti in manette diciassette persone.
Abitano tutti nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. Nel corso dell’indagine erano stati arrestati già cinque persone colte in flagranza di reato e sequestrati ben 20 chili di cocaina, 20 di hashish e 5 di marijuana, oltre ad una ingente quantità di strumenti impiegati per la produzione di sostanze stupefacenti.
Il trasporto della droga avveniva solitamente impiegando una barca a vela, nominata “Scugnizza”, proprio come l’indagine effettuata. Il traffico illegale riguardava diverse tipologie di sostanze stupefacenti, con un interesse particolare alla cocaina. I paesi coinvolti nel giro sono prevalentemente la Spagna, la Colombia e l’Olanda.
Luoghi, in cui venivano stipulati gli accordi per l’acquisto e il trasporto di quest’ultima in Italia. Una volta giunto sul territorio nazionale, il carico veniva distribuito a Massa Carrara (Toscana), Latina e Frosinone (Lazio), San Giovanni a Teduccio e Ponticelli (Campania).
Le indagini durate dal 2015 ai primi mesi del 2016, hanno infatti, permesso di ricostruire l’intero sistema e i ruoli che ciascuno ricopriva. Accanto ai capi, c’era Ciro De Cesare che si occupava di gestire l’amministrazione del gruppo e di custodire la cassa. “Il consiglio d’amministrazione”, invece, era la carica che ricopriva Alfredo Valter Busiello e sua moglie, Antonietta Scarpa.
Il primo non si occupa non solo di trattare con i nuovi clienti ma anche di trasportare la droga quando arrivavano i carichi dall’estero. Antonio Piccolo, Giuseppe Sito e Nunzio Todisco svolgevano la mansione di custodire i carichi una volta giunti a destinazione, soprattutto a Napoli.
L’attività investigativa ha consentito di identificare alcuni compratori che si rifornivano da Scognamillo e soci, per poi rivendere la droga in Toscana ma anche ad Ibiza. Infine, Raffaele Incarnato si occupava dei rifornimenti, di mantenere i contatti con i narcos e anche della distribuzione dello stupefacente.
GLI ARRESTATI. L’operazione è scattata ieri all’alba su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Grazie a numerose intercettazioni telefoniche la squadra mobile è riuscita ad individuare i presunti promotori dell’organizzazione:
1) BUSIELLO Valter Alfredo, Napoli 1974;
2) CRISCUOLO Giuseppe, Napoli il 1979;
3) DE CESARE Ciro, Pollena Trocchina (NA) 1990;
4) DE MATTEO Antonio, Napoli 1978;
5) GROSSI Antonio, Fondi (LT) 1962;
6) INCARNATO Raffaele, Napoli 1983;
7) MARIOTTI Adolfo, Massa 1964;
8) PICCOLO Antonio, Napoli 1978;
9) SCARPA Antonietta, Napoli 1979;
10) SCOGNAMILLO Ciro, San Giorgio a Cremano (NA) 1993;
11) SCOGNAMILLO Pasquale detto Bombò, San Giorgio a cremano (NA) 1982;
12) SITO Giuseppe Napoli 1970;
13) TEATRO Gaetano, Napoli 1983;
14) TODISCO Nunzio, Napoli 1985;
15) TROTTA Davide Adolfo, Cassino (FR) 1980;
16) UVALE Salvatore, Napoli 1990.
(fonte: Cronache della Campania)