Esclusiva- Ecco il decreto di proroga del commissariamento del Comune di Giugliano per camorra. Leggi le motivazioni dei commissari prefettizi

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 agosto 2014

Proroga dell’affidamento della gestione del comune di Giugliano in

Campania.

 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 24 aprile 2013, registrato alla  Corte dei conti il 3 maggio 2014, con il quale, ai sensi dell’art.  143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la gestione del  comune di Giugliano in Campania (Napoli) e’ stata affidata, per la  durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria composta  dal viceprefetto dott. Giuseppe Guetta, dal viceprefetto dott. Fabio  Giombini e dal dirigente di II fascia, area I dott. Luigi Colucci;  Constatato che non risulta esaurita l’azione di recupero e  risanamento complessivo dell’istituzione locale e della realta’  sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;  Ritenuto che le esigenze della collettivita’ locale e la tutela  degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello  Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di  legalita’ e restituisca efficienza e trasparenza all’azione  amministrativa dell’ente;

Visto l’art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000,

n. 267;

Vista la proposta del Ministro dell’interno, la cui relazione e’  allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella  riunione dell’8 agosto 2014;

Decreta:

La gestione del comune di Giugliano in Campania (Napoli), affidata  ad una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi, e’  prorogata per il periodo di sei mesi.  Dato a Roma, addi’ 11 agosto 2014

NAPOLITANO

Renzi, Presidente del Consiglio dei

ministri

Alfano, Ministro dell’interno

Registrato alla Corte dei conti il 20 agosto 2014

Interno, foglio n. 1811

 

Allegato

Al Presidente della Repubblica  Con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 aprile  2013, registrato alla Corte dei conti il 3 maggio 2013, la gestione  del comune di Giugliano in Campania (Napoli) e’ stata affidata, per  la durata di mesi diciotto, ai sensi dell’art. 143 del decreto  legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ad una commissione straordinaria,  essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento  da parte della criminalita’ organizzata.  L’organo di gestione straordinaria ha perseguito l’obiettivo di  una corretta amministrazione dell’ente, pur operando in un contesto  gestionale connotato dalla disapplicazione dei principi di  imparzialita’ e buon andamento e reso estremamente difficile dalla  pervicace e radicata presenza di sodalizi criminali.  Come rilevato dal prefetto di Napoli nella relazione del 16  luglio 2014, con la quale e’ stata chiesta la proroga della gestione  commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall’organo  straordinario, l’avviata azione di riorganizzazione e di risanamento  dell’istituzione locale non puo’ ritenersi conclusa.

 

La situazione generale del comune e la necessita’ di completare  gli interventi gia’ avviati sono stati anche oggetto di  approfondimento nell’ambito della riunione del comitato provinciale  per l’ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione  del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli e del  procuratore aggiunto coordinatore della direzione distrettuale  antimafia nel corso della quale e’ stato espresso parere favorevole  al prosieguo della gestione commissariale.  Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria, rivolte al  necessario ripristino della legalita’ ed a garantire il regolare  andamento dei servizi, sono state improntate alla massima discontinuita’ rispetto al passato, per dare inequivocabili segnali  della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme  di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa dell’ente.

L’attivita’ dell’organo straordinario ha riguardato innanzitutto  gli ambiti ove era piu’ evidente l’ingerenza delle locali  consorterie, intervenendo sulle molteplici situazioni di criticita’  emerse in sede di accesso ispettivo.  In tal senso, significative iniziative sono state poste in essere  sul piano del riassetto dell’apparato burocratico dell’ente, con la  nomina di nuovi dirigenti e l’adeguamento degli atti di natura  regolamentare alle vigenti disposizioni normative.

E’ stato anche avviato un costante monitoraggio sul personale  dipendente gravato da procedimenti penali, all’esito dei quali sara’  necessario adottare ulteriori e mirati provvedimenti amministrativi.  Uno dei settori nei quali si e’ incentrata l’azione della  commissione straordinaria, e che ha presentato maggiori complessita’  e problematiche, e’ quello ambientale, in particolare per quanto  riguarda la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei  rifiuti solidi urbani.  Tale servizio, all’esito di una gara europea, e’ stato affidato  ad un’associazione temporanea d’imprese, che ha avviato l’attivita’  di raccolta porta a porta, migliorandone sensibilmente la qualita’  con positivi riflessi in termini di decoro urbano.  Nondimeno, sono tuttora in essere tentativi di pregiudizievoli  condizionamenti, nei confronti dei quali la commissione straordinaria  ha intrapreso specifiche azioni di contrasto.  Nell’ambito del settore commerciale, si e’ reso necessario un  incisivo intervento di risanamento del mercato ortofrutticolo, uno  dei piu’ grandi dell’Italia meridionale, rispetto al quale la  pregressa amministrazione aveva  ostanzialmente abdicato al proprio  ruolo gestionale e decisionale, a tutto vantaggio di un’associazione  di operatori.  Al riguardo, l’organo di gestione straordinaria ha intrapreso una  complessa azione tutt’ora in corso, finalizzata sia a regolarizzare  la permanenza degli operatori, con atti concessori certi ed  allontanando coloro che sono privi dei requisiti richiesti e delle  prescritte certificazioni antimafia, sia ad evitare che possa  nuovamente affermarsi la posizione di monopolio della citata  associazione, che gestiva di fatto l’intera struttura.

 

Per quanto attiene al settore dei lavori pubblici, viene posto in  rilievo che sono stati recentemente avviati, con finanziamenti comunitari, i lavori di realizzazione di importanti opere pubbliche, che per la loro rilevanza economica e’ opportuno che proseguano sotto la vigilanza della commissione straordinaria. La richiesta di proroga del mandato straordinario e’ altresì’ fondata sulla necessita’ di portare a termine gli interventi intrapresi nel settore relativo all’assetto del territorio, che risente notevolmente della carenza di una pregressa programmazione e di una mancata azione di vigilanza e controllo. In tale ambito, le direttrici su cui si e’ mossa l’azione dell’organo di gestione straordinaria sono prevalentemente due: la definizione del piano urbanistico comunale ed il contrasto al fenomeno, particolarmente diffuso, dell’abusivismo edilizio. L’adozione di nuovi strumenti urbanistici assicurera’ una corretta gestione delle relative procedure e evitera’ l’insorgere di possibili manovre speculative della criminalita’ organizzata, i cui segnali di attivita’ sul territorio sono tuttora presenti.

Importanti iniziative sono state avviate anche con riferimento all’utilizzo dei beni confiscati, per alcuni dei quali sono in corso le procedure per accedere ai finanziamenti PON da destinare alle necessarie opere di ristrutturazione. La destinazione dei beni confiscati a scopi sociali e, quindi, il loro utilizzo da parte della cittadinanza costituiscono un importante segnale della presenza dello Stato e del valore di un’azione amministrativa improntata ai principi di legalità’. Il perfezionamento delle menzionate attivita’ richiede di essere proseguito dall’organo di gestione straordinaria, per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita’ ed evitare il riprodursi di ingerenze da parte delle consorterie locali.

 

Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita’ in corso e per perseguire una maggiore qualita’ ed efficacia dell’azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita’ organizzata. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano, ai sensi dell’art. 143, comma 10 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le condizioni per l’applicazione della proroga della durata del provvedimento con il quale la gestione del comune di Giugliano in Campania (Napoli) e’ stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria.

Roma, 5 agosto 2014

Il Ministro dell’interno: Alfano

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