Insieme al sempre più travolgente affetto dei napoletani (e non) nei confronti di Geolier, iniziano ad arrivare anche le prime critiche razziste. Il rapper di Secondigliano, al secolo Emanuele Palumbo, ieri ha conquistato il provvisorio podio di Sanremo arrivando primo nella classifica della giuria popolare e delle radio.
L’Eco di Bergamo stronca Geolier: “Vestito da camorrista e canta la cover di Lazza in napoletano”
La sua “I’ p’ me, tu p’ te“, cantata rigorosamente in napoletano, al momento è stata stroncata solo da L’Eco di Bergamo. Il noto quotidiano bergamasco, nello stilare le pagelle per tutti i cantanti in gara, ha assegnato un severo 4 a Geolier.
Quello che però sta facendo discutere sono le motivazioni:
- LR: “Arriva vestito come mio zio in discoteca e fa la cover del Lazza dell’anno scorso, però in napoletano. VOTO 4, PREDICIOTTESIMO CAMORRISTA OST”.
Dalla stessa redazione, arriva poi un altro giudizio che sembra ricalcare gli stessi stereotipi.
- CP: “Guardare «Mare Fuori» senza sottotitoli ha i suoi pregi: primo tra tutti quello di non dover andare a cercare la traduzione del testo di Geolier. Sta bene nella sua comfort zone partenopea. VOTO 6.5
Profilo ufficiale del Festival di Sanremo invaso da messaggi antinapoletani
Sullo stesso profilo ufficiale del Festival, il post che ha ufficializzato la classifica della 2a serata, si è rapidamente trasformato in terreno fertile per il razzismo anti-napoletano.
Tra i commenti, c’è chi ha scritto in maiuscolo “togliete il diritto di voto ai napoletani”. O ancora: “Quando i napoletani la smetteranno di sentirsi in una puntata di Mare Fuori, in una battaglietta sul far vincere Geolier solo perché napoletano, ‘sta edizione tornerà ad essere un festival della musica”.
“Quando non sai dove spendere il reddito di cittadinanza“, scrive un utente alludendo al fatto che il televoto è a pagamento (e dimostrando di non sapere, tra le altre cose, che il sussidio è stato eliminato).
“Si confida che la folle sala stampa metta Geolier tra gli ultimi posti, così bilancia i napoletani. Il fatto è che volete rendere una canzone normalissima il capolavoro assoluto solo perché la canta nel vostro dialetto”, scrive un altro.
Uso della lingua napoletana contestato
Sono molti a contestare proprio l’utilizzo della lingua napoletana. “È il festival della canzone italiana non dei dialetti stretti”; “la canzone è davvero cringe e a tratti anche volgare oltre al fatto che non si capisce una parola… “; “Sanremo, con tutto il rispetto, non può fare vincere una canzone cantata in dialetto. È il festival della canzone italiana dunque sul podio devono salire le canzoni cantate in italiano!”.