Giugliano. Il deputato Salvatore Micillo risponde al sindaco Antonio Poziello. Il primo cittadino giuglianese, infatti, parlando della natura dolosa del rogo di ecoballe ha dichiarato che “la camorra e le aziende collegate ai clan debbono restare fuori dal ciclo dei rifiuti”, aggiungendo poi: “La tanto sbandierata legge sugli ecoreati non ha risolto nulla. Sposta solo molte responsabilità sui Sindaci senza attribuire loro risorse e strumenti. Credo sia il caso di rimettere mano alla legge e risolvere le tante contraddizioni che ha”.
Così è arrivata la risposta dell’esponente M5s, primo firmatario della legge contro gli ecoreati. “Non voglio entrare in polemica con chi dopo il disastro ambientale di Taverna del re pensa che il problema siano i nuovi reati ambientali. La nostra Città non ha bisogno di divisioni su temi come l’ambiente e la salute pubblica, – ha detto Micillo – la nostra città non ha bisogno di fazioni quando a bruciare sono rifiuti, sogni e speranze. La nostra città non ha bisogno di passerelle e dichiarazioni da rilasciare ai giornali, ma soltanto di uomini di buona volontà che cercano tutti i giorni, ognuno a suo modo e per sua competenza, di ristabilire una normalità che questo territorio da troppi anni cerca come l’aria.”
“I risultati della legge – ha sottolineato il parlamentare penstellato – sono stati redatti da Legambiente e da vari Ministeri ( https://goo.gl/qf3vGr ) non certo da me. Saranno troppi o troppo pochi, non possiamo dirlo adesso, possiamo solo confrontarli con lo zero assoluto del Passato. Chiunque, soprattutto il sindaco della mia città, possa darmi suggerimenti per migliorarla è il benvenuto. Sarò lieto di accogliere ogni suggerimento costruttivo.”