Allarme in Italia per l’epidemia di virus respiratorio sinciziale. Tantissimi infatti sono i bambini piccolissimi ricoverati in ospedale: reparti pediatrici e terapie intensive sono piene di neonati e bebè con bronchioliti e polmoniti causate dal virus. Uno dei casi di cui più si è parlato negli ultimi giorni è quello riguardante la figlia di Chiara Ferragni e Fedez: Vittoria ha contratto il virus, necessitando un ricovero presso una struttura ospedaliera. Le sue condizioni, secondo quanto diffuso sui social dai genitori, stanno pian piano migliorando.
Virus respiratorio sinciziale: di cosa si tratta
Il virus respiratorio sinciziale, noto come Rrs, acronimo che deriva dall’inglese “Respiratory Syncytial Virus”, è un agente virale capace di infettare l’apparato respiratorio di pazienti di qualunque età, ma principalmente colpisce i bambini nei primi anni di vita. Il virus respiratorio sinciziale infetta gli epiteli delle vie aeree, dove causa la necrosi delle cellule: queste si fondono tra loro, dando luogo a un conglomerato, il sincizio, da cui deriva il nome.
Il virus si diffonde facilmente da persona a persona, attraverso le mucose di naso, bocca e occhi. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, rilascia in aria delle particelle contenenti il virus: se si è vicini ai soggetti infetti, tali particelle possono essere inalate, oppure si possono depositare sulla bocca, sul naso o sugli occhi. Si può contrarre l’infezione anche strofinandosi con le mani occhi o naso.
Il virus può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.
I sintomi nei bambini
La malattia si manifesta inizialmente come un’influenza. Raffreddore e febbre iniziano dai 3 ai 5 giorni dopo il contagio. Circa la metà dei bambini, alla prima infezione, presenta anche tosse e respiro sibilante. Nei lattanti di meno di 6 mesi, il primo sintomo può essere l’apnea, ossia una breve interruzione della respirazione.
Non esiste un vaccino specifico contro il virus respiratorio sinciziale. Nei neonati e nei bambini che hanno bronchiolite o polmonite, in genere non sono necessari esami, a meno che i medici non stiano cercando di identificare un focolaio o se venga richiesto il ricovero.
La situazione in Italia
In Italia, al momento sono innumerevoli i casi di virus respiratorio sinciziale: è in corso, infatti, una vera e propria epidemia. A Padova, sono 16 i piccoli ricoverati, di cui 4 intubati in rianimazione; al Policlinico Umberto I di Roma, 10 i ricoverati, di cui 2, di appena un mese di vita, in terapia intensiva. Nelle altre regioni, la situazione è analoga.
“Un’epidemia arrivata con 2 mesi di anticipo – riferisce Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili, professore ordinario di Pediatria all’università Sapienza e responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma – Il virus, se contratto nei primi mesi di vita del bambino, provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse.
Epidemia in Italia
L’esperto sottolinea che l’epidemia solitamente arriva nei di dicembre/gennaio: il fatto che sia scoppiata con 2 mesi di anticipo, non sembra sorprenderlo, anzi era previsto dato che, per un anno e mezzo, il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid, come lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale. Quando sono state allentate, con il ritorno a scuola dei bambini più grandi, il virus ha ripreso a circolare, subito e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi.
Uno dei casi di bimbi che hanno contratto il virus è quello di Vittoria Lucia Ferragni: la figlia di Chiara Ferragni e Fedez è monitorata in ospedale e le sue condizioni sono fortunatamente in miglioramento.