Una società a responsabilità limitata operante nel commercio all’ingrosso di articoli in pelle, nel comune di Ercolano, è finita al centro di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Sezione Criminalità economica, per una presunta frode fiscale milionaria.
Ercolano. Fatture false e fondi illeciti: scatta il sequestro per oltre 870mila euro
In data 18 aprile, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su delega della Procura, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – finalizzato alla confisca diretta e per equivalente – per un valore complessivo di 877.258 euro, nei confronti della società e del suo rappresentante legale.
L’indagine, scaturita dagli esiti di una verifica fiscale condotta dai finanzieri della Compagnia di Portici, ha permesso di ricostruire un sistema fraudolento che avrebbe consentito alla società di occultare ricavi per oltre 4,5 milioni di euro e di registrare in contabilità fatture per operazioni inesistenti per circa 2 milioni di euro. Le fatture, secondo quanto emerso, sarebbero state emesse da 14 società “cartiere” localizzate in Campania, prive di reali strutture aziendali e intestate a prestanome, alcuni dei quali risulterebbero anche sottoposti agli arresti domiciliari all’epoca delle indagini.
Scoperto anche contributo decreto Rilancio
Non solo. Le indagini hanno portato alla luce anche l’indebita percezione di un contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio, per un importo superiore ai 4.000 euro, da parte della medesima società. Il provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, riguarda l’intero profitto del reato, calcolato ai fini IVA e IRES, ed è stato eseguito attraverso il sequestro di beni mobili registrati (3 veicoli), immobili (9 terreni) e disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati.