Un brutto presentimento divenuto poi tragica realtà. “Sento odore di gas, non so da dove viene, devo indagare”, aveva confidato Mario Sgambato, il 75enne finito sotto le macerie nel crollo di una palazzina a San Felice a Castello e trovato morto ieri pomeriggio dai vigili del fuoco, agli amici della parrocchia. A riportarlo è Il Mattino.
Tragedia a San Felice a Cancello, Mario aveva avvertito l’odore di gas: “Devo indagare”
Con ogni probabilità il signor Mario è morto sul colpo: una trave di uno dei due solai gli è crollata addosso nella camera da letto. L’accensione della luce in cucina da parte di Pina ha innescato l’esplosione nell’abitazione ormai satura di gas. Dopo sei ore di lavoro estenuante, i Vigili del Fuoco sono riusciti ad estrarre viva la signora, che ha riportato escoriazioni e ustioni sul corpo.
Niente da fare, invece, per il 75enne. Nonostante i pompieri non abbiano mai smesso di scavare, con le ruspe e anche con le mani, Mario non è riuscito a salvarsi. E nella notte lo ha raggiunto anche sua moglie: Giuseppina è spirata al Cardarelli di Napoli, dove è stata intubata. Troppo gravi le ferite riportate nell’esplosione.
Ieri pomeriggio, dopo aver rinvenuto il corpo di Mario i soccorritori lo hanno avvolto in un lenzuolo e poi lo hanno portato al reparto di Medicina Legale dell’ospedale di Caserta, in attesa di un esame esterno.
Sgomento e incredulità in città, dove tutti conoscevano la coppia. La vittima dell’esplosione prestava servizio in chiesa, il suo compito era di aprire e chiudere il portone della “casa di Dio”. “Spesso gli dicevo che gli mancava solo celebrare le messe. Mario non diceva mai di no”, ha spiega don Giuseppe al Mattino. Nel tempo libero Mario riparava le macchine da scrivere. La moglie Giuseppina, invece, è un’ottima sarta e dà una mano in parrocchia.
Le testimonianze: “Ha tremato tutto”
Delle persone che vivono nei palazzi attigui, tutte scese in strada, hanno raccontato di aver sentito il boato e aver pensato ad un “forte terremoto”. “Ha tremato tutto” hanno detto.
Il sindaco di San Felice a Cancello, Giovanni Ferrara, ha sottolineato che una giovane coppia con un bimbo era pronta a trasferirsi nel piano superiore della palazzina crollata.
“Una fortuna in una tragedia immane”, afferma il primo cittadino. I due pensionati, i cui figli vivono ad Acerra e Aversa, avevano deciso di affittare il piano superiore della palazzina ad un nucleo familiare con un bimbo piccolo. La giovane coppia era quasi pronta a trasferirsi, lo avrebbe fatto in questi giorni.